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Ricoverata in ospedale per Covid, le amiche noleggiano una gru per poterla salutare dalla finestra

Ricoverata in ospedale per Covid, le amiche noleggiano una gru per poterla salutare dalla finestra

Ricoverata in ospedale per Covid, le amiche noleggiano una gru per poterla salutare dalla finestra

In questo clima plumbeo generato dalla maledetta pandemia a volte ci sono notizie che vanno in controtendenza, che si sottraggono cioè alla generale tendenza depressiva.

Ricoverata in ospedale per Covid

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In Argentina, per esempio, è successo che un gruppo di ragazze ha deciso di prendere a noleggio una gru per poter salutare una loro amica che si trova ricoverata in ospedale per una grave malattia.

Ricoverata in ospedale per Covid, le amiche noleggiano una gru per poterla salutare dalla finestra

Come dappertutto, infatti, anche nel Paese sudamericano a causa del coronavirus le visite ai parenti ricoverati in ospedale hanno subito delle pesanti restrizioni, per le quali non è possibile toccare i propri cari e non è possibile entrare nei reparti e visitare le persone a chi non è strettamente un parente, ma “solo” un amico.

La donna ricoverata si chiama Gabriela e ha 52 anni. Come si diceva, a causa della restrizioni Covid, la donna non può ricevere visite dai propri parenti. Un gruppo di 12 amiche però non si sono date per vinte e hanno deciso che loro avrebbero comunque salutato Gabriela, anche se da (relativamente) lontano.

La soluzione che hanno trovato è stata affittare una gru che le sollevasse fino a una delle finestre del reparto in cui è ricoverata la loro amica e da quella piattaforma salutarla e comunicarle il loro affetto e i loro auguri con cartelli di incitamento e anche con palloncini colorati.

Una delle amiche ha spiegato così l’origine del gesto: “L’idea è nata dalla necessità di farle visita, perché l’isolamento si stava allungando”.

“Condividiamo e passiamo molto tempo insieme – ha proseguito l’amica – , apparteniamo a un gruppo di corsa e Gabriela ci manca molto. L’idea era di fare qualcosa di bello, che potesse fare la differenza”.

Com’era ovvio in questa era social, il gesto è stato anche ripreso in un video e poi caricato su Twitter, dove ha totalizzato più di 10mila visualizzazioni.

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