Pasta al glifosato: tutta la verità sulle marche coinvolte e le analisi effettuate
Ogni mese o quasi, compare on line un articolo che ci mette in guardia rispetto alla pasta al glifosato. Sono molte le associazioni a tutela dei consumatori italiane ed europee che conducono continue indagini per scongiurare la presenza di pesticidi nel cibo che consumiamo, ma è opportuno affrontare la situazione in modo corretto, senza creare falsi allarmismi.
Insomma, è tempo di fare il punto per raggiungere un livello di conoscenza tale da permetterci autonomamente o quasi di verificare in prima persona la bontà dei nostri acquisti.
Non si tratta di presunzione! È possibile, infatti, con una certa esperienza acquisire familiarità nella lettura dei dati riportati sulla confezione e orientarci da sole nella scelta degli alimenti.
Procediamo per gradi.
La validità dei test condotti sulla pasta al glifosato.
I risultati dei diversi test condotti nei mesi passati sulla pasta hanno evidenziato la presenza di pesticidi in alcune marche. Questo può aver allarmato i consumatori oltre misura, mettendole al bando nella loro lista della spesa. È importante, però, ricordare che qualsiasi analisi condotta è la fotografia di un momento (quello concomitante alla rilevazione) e di un particolare campione raccolto in determinati supermercati, di una o più città specifiche. Non è il libro nero dei nomi da escludere per sempre.
Non solo, ogni laboratorio incaricato ricorre a parametri diversi per individuare la presenza di tossine, micotossine e sostanze dannose. E ancora, anche quando presenti, sappiate che sono tutte entro i limiti di legge UE. Certo è che bisogna assolutamente evitare l’effetto cocktail dovuto all’assunzione incrociata di alimenti potenzialmente nocivi, quindi è importante informarsi, ma con saggezza.
Spesso, l’etichetta può aiutarci da sola a comprendere precisamente la composizione dei prodotti. Come prima regola, ricordate che scegliendo il bio escludete in partenza, per un regolamento rigidissimo interno, la presenza di pesticidi. E poi?
Per quanto riguarda la pasta nello specifico, verificate che l’unico ingrediente sia la semola di grano duro. Non serve altro per produrla, e questo è già di per sé garanzia di genuinità. Controllate la quantità di proteine, che deve essere superiore al 14%.
Se state cercando pasta all’uovo, diffidate da quella prodotta con sfarinati di riso integrale, prediligete quella di semola di grano duro o di grano tenero. Per quanto riguarda le uova, devono essere fresche e di categoria A.
Con queste dritte, sarete al riparo da quasi tutti i pericoli.
Buon appetito!
Qual è la tua reazione?
Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.