Parlare da sole? Non è sintomo di pazzia, ma di genialità!
Parlare da sole non è sintomo di pazzia, anzi rappresenta un comportamento che cela una sorta di genialità.
Capita anche a voi? Magari siete in casa, regna il silenzio e provate il bisogno di esprimervi, di comunicare le vostre sensazioni, i compiti che state svolgendo. Oppure per strada, correte trafelate e pronunciate parole di incoraggiamento per raggiungere i vostri obiettivi. O ancora, davanti ad una vetrina vi consultate con voi stesse con sonore esclamazioni… In breve, pensate a voce alta. Secondo recenti studi, questa abitudine, aiuta a sentirsi se stessi in qualsiasi circostanza, esternando ciò che passa per l’anticamera del cervello e materializzandolo come altro da sè. Pronte a saperne di più? Iniziamo!
Parlare da sole? Non è sintomo di pazzia, ma di genialità!
Parlare da sole rientra tra quegli atteggiamenti che conferiscono senso a fatti, eventi, cose e persone. Se vi sentite matte o se così considerate le persone che lo fanno, dovrete ricredervi. Conversare con le voci che si affastellano nella mente è sintomo di genialità.
Albert Einstein, per esempio, si esprimeva sempre a voce alta, anche quando ragionava tra sé e sé: ripeteva le sue teorie, le sue frasi per arrivare ad una maggiore chiarezza di pensiero.
Questa spinta naturale del cervello costringe la mente a lavorare di più e in maniera più efficiente, supportandola per comprendere meglio e dettagliatamente ciò di cui necessita. Oppure, gli permette di memorizzare prima e in maniera definitiva, concetti, parole, fatti, persone.
Pensateci: quando state cercando qualcosa di smarrito tra le mura domestiche o in ufficio, vi viene spontaneo pronunciare il suo nome a voce alta, quasi a volerlo concretizzare, a renderlo familiare nell’aspetto ai vostri occhi… in questo modo, spesso, lo trovate in tempi brevissimi perché lo avete visualizzato correttamente davanti agli occhi e avete abituato il cervello all’idea che da concetto si è tramutata in realtà.
Anche i bambini, quando imparano le prime cose, parlano da soli, ripetono parole o gorgheggi sonori per apprenderli prima. In breve, questo istinto a esternare il pensiero fuori di noi è ancestrale e va seguito, assecondato e coccolato per mantenere nel tempo una mente lucida e brillante.
Qual è la tua reazione?
Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.