L’incanto delle candele: bastano 3 minuti in pentola e accade una magia

Le candele sono un vero e proprio incanto, in tutti i sensi!

Scaldano l’ambiente, profumano alcune, altre hanno colori sgargianti, alcune anche fiori, conchiglie o sassi al loro interno, come decorazioni.

Spesso non le consumiamo del tutto e restano degli avanzi di cera, oppure ancora, le acquistiamo, magari neutre, ma non le accendiamo mai. Ecco, soprattutto in questo ultimo caso, se in un cassetto ritrovate una serie di candele inutilizzate, potete reinventarle in soli 3 minuti!

Non ci credete?! Vediamo insieme quale magia possiamo mettere in essere!

L’incanto delle candele: bastano 3 minuti e accade una magia (o è una reazione chimica?)

Quando ci capitano tra le mani candele non profumate, inutilizzate o consumate solo in parte, mettiamole in una padella antiaderente e facciamole sciogliere lentamente; quando la cera torna liquida, preleviamo con una pinza lo stoppino e versiamo il liquido in uno o in tanti bicchierini. A questo punto, mentre sono ancora calde, possiamo aggiungere delle perline, oppure del colorante alimentare per conferire una sfumatura particolare, o ancora spezie come chiodi di garofano, anice stellato, cannella, e poi bucce di arance o limoni, o essenze profumate a piacere. Così creeremo delle candele personalizzate, perfette per noi, per la nostra casa, ma anche come regalo da offrire alle amiche!

Daremo sfogo alla nostra fantasia e godremo di un nuovo oggetto da esporre come soprammobile!

Ma non finisce qui! Possiamo anche utilizzare la cera per sigillare lettere o pacchetti speciali, con uno stile che ha un sapore antico e shabby chic!

Fin qui la magia, in fondo è pura chimica: la cera si scioglie per il calore!

Ma c’è anche chi le utilizza davvero a scopi esoterici. Esiste un’arte antica, la ceromanzia che permette di leggere il futuro proprio osservando le immagini che restano quando la candela si spegne. A seconda della forma che si staglia, a combustione finita, è possibile ricevere una risposta alla domanda o al desiderio che si era espresso al momento dell’accensione. C’è chi sa interpretare la fiamma durante la combustione, e chi fa scendere la cera all’interno di un recipiente colmo di acqua fredda: al suo rapprendersi si stagliano immagini da interpretare, ma bisogna avere una certa sensibilità e una certa propensione. Insomma, innanzitutto bisogna credere nella magia per poterla praticare. E voi?! Ci credete?