La dieta del minestrone per dimagrire fino a 5 chili in una settimana
La dieta del minestrone ha fatto la sua prima apparizione circa trent’anni fa su alcune riviste che si occupavano di bellezza e benessere femminile. Si trattava di una nuova dieta adottata tra le mura di una clinica privata, a beneficio di persone obese che dovevano subire interventi al cuore e avevano urgente necessità di dimagrire in fretta.
Di acqua ne è passata sotto i ponti, da allora, ma la dieta del minestrone può ancora oggi considerarsi un regime dietetico molto efficace quando si tratta di perdere peso alla svelta.
Ma attenzione: non si può seguire la dieta del minestrone per troppo tempo. L’optimum è limitarsi a una settimana, massimo massimo due, ma assolutamente non di più.
La dieta del minestrone per dimagrire fino a 5 chili in una settimana
Questa dieta è ipocalorica e anche ipoglicemica. Nei primi giorni è anche ipoproteica, sicché si può considerare davvero povera dal punto di vista nutrizionale (ecco perché non si può seguire a lungo).
C’è chi la difende affermando che nel minestrone di verdure ci sono le vitamine, ma la cosa non è vera, perché è noto che col calore della cottura le vitamine si perdono. Restano le fibre e i minerali. Questo dà conto del fatto che dopo i primi quattro è assolutamente necessario integrare con delle proteine.
Sono molte le verdure che si possono adoperare per preparare un ricco minestrone: carote, pomodori, cipolle, porri, sedano, spinaci, verza, bietole, cicoria, radicchio, carciofi, peperoni, zucchine e quant’altro.
Un buon accorgimento è aggiungere un sacco di spezie per dare sapore e personalità alla pietanza, limitando invece al massimo il contenuto di sale, che potrebbe ostacolare l’azione diuretica e drenante del minestrone. Luce verde dunque a prezzemolo, basilico, origano, maggiorana, timo, peperoncino; ma anche, volendo, a curcuma, zenzero e curry.
In questa dieta non ci sono limiti alla quantità di minestrone che si può mangiare. Volendo, se la cosa non ci fa venire gli stranguglioni, si può anche cominciare la mattina a colazione…
Giova comunque ripetere l’avvertenza di cui sopra: mai superare la settimana (massimo 2), perché si tratta di una dieta squilibrata che alla lunga può fare danni alla salute.
Un esempio di giornata-tipo con questa dieta:
Colazione: tè o caffè più una mela o una pera.
Spuntino: un succo di frutta senza zucchero o un centrifugato di frutta.
Pranzo: minestrone a volontà.
Merenda: una mela o la frutta che più vi piace.
Cena: di nuovo minestrone ad libitum.
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Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.