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Vaiolo delle scimmie: in Liguria il primo caso sospetto. I risultati del test

Vaiolo delle scimmie: in Liguria il primo caso sospetto. I risultati del test

Sale l’attenzione per quanto riguarda una nuova infezioni in atto: il vaiolo delle scimmie.

Senza suscitare allarmismi, visto la dura prova a cui ci ha sottoposti il COVID-19 con un’epidemia di carattere planetario, resta comunque opportuno chiarire il caso di una donna di 24 anni registrato sul Levante Ligure.

La ragazza di ritorno dalla Canarie presenta sintomi riconducibili alla malattia in questione.

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Nella giornata di ieri, 27 maggio 2022, è stata ricoverata per gli accertamenti del caso.

Attualmente, dai primi esami si esclude la presenza del virus, giacché il test è risultato negativo.

La giovane rimarrà comunque ricoverata al policlinico San Martino, in isolamento e sotto l’osservazione dell’ormai conosciutissimo Professore Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive.

Approfondiamo insieme.

 

Vaiolo delle scimmie: in Liguria il primo caso sospetto

La donna di 24 anni, oggi sotto stretta osservazioni, era appena rientrata dalle Canarie, considerate un raccordo epidemiologico. Presenta lesioni sul viso, sulle mucose della bocca, sul torace e sul dorso, e una assai sospetta sulla mano, compatibile con quelle descritte in altri centri. Il suo sistema immunitario risulta compromesso. Questi i motivi che hanno indotto ad effettuare immediatamente un test per verificare la presenza del vaiolo delle scimmie.

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I risultati sono arrivati alle 20 di ieri e sono al momento confortanti, perché negativi. Ma il caso resta sospetto e la donna è ricoverata in isolamento, seguita dallo staff del professor Bassetti.

È lui in persona a spiegare passo a passo come verrà gestita questa nuova possibile infezione virale.

Dopo l’esperienza COVID-19, si è deciso di non centralizzare il casi, ma di affidarli ai vari centri preposti sul territorio di appartenenza, con approfondimenti in laboratori esterni specializzati.

I campioni verranno inviati all’Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani per approfondire le analisi.

Il livello di attenzione nei confronti della ragazza resterà alto con verifiche continue per le prossime 48/72 ore. Questo anche perché l’incubazione ha tempi lunghi, fino a 21 giorni dal contagio, prima di manifestarsi in maniera evidente.

Attualmente i casi nel mondo sono 300 con un indice di contagio inferiore a 1, ma una diagnosi precoce permette un’immediata risposta clinica.

Non facciamoci prendere dall’ansia, allora, ma teniamo alto il livello di guardia. Febbre, lesioni cutanee, ingrossamento dei linfonodi, debolezza generale, questi i sintomi da monitorare prima di recarsi in un centro clinico specialistico, ma soprattutto la presenza di pustole sul collo, sul viso, sulle estremità e sui genitali.

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Al momento non si considera necessaria una vaccinazione di massa.

Le dichiarazioni del presidente della Regione

Circa il caso sospetto ancora sotto osservazione il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti afferma:

“Abbiamo usato questo falso allarme per illustrarvi un po’ di cose che in questi giorni abbiamo fatto e che non avevamo comunicato in modo tale che tutti le sappiano”.

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