D’estate, si sa, il tonno in scatola la fa da padrone! Che sia per condire la pasta, l’insalata di riso o dell’orto, poco importa, rinfresca e assicura una dose di micronutrienti indispensabili alla salute del nostro organismo, come riportato in una ricerca voluta dall’ANCIT, l’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare, condotta da BVA Doxa (qui trovate il link diretto).
Ma come riconoscere quello migliore? Da una scritta riportata sulla confezione a cui nessuno, davvero nessuno, fa mai caso!
In etichetta, sono segnalate informazioni molto dettagliate che permettono di conoscere: specie ittica, attrezzatura utilizzata, allergeni presenti, congelamento eventuale del pesce, operatori e zona di cattura.
Quest’ultimo dato sembra irrilevante, ma è di fondamentale importanza individuare la provenienza del pescato per accertarsi della sua qualità.
Sai davvero scegliere il tonno in scatola migliore? Ti spieghiamo cosa devi controllare in etichetta!
Sull’etichetta del tonno è riportata, per legge, la dicitura FAO con una cifra accanto: la combinazione alfanumerica indica l’esatta zona di pescaggio.
Imparare a decifrarla vi permetterà di individuare la provenienza precisa del tonno, in modo da verificare quanto le acque siano o meno inquinate e se la pesca è legale per la sopravvivenza della specie.
Principalmente il tonno che troviamo nei nostri supermercati viene pescato nell’Oceano Pacifico, in quello Indiano e in quello Atlantico.
Di seguito i dettagli precisi per ogni FAO:
- 18 – Mar Artico
- 21 e 27 – Atlantico nord-occidentale e nord-orientale
- 27 IIID – Mar Baltico
- 31 e 34 – Atlantico centro-occidentale e centro-orientale
- 37 – Mar Mediterraneo
- 37.1, 37.2, 37.3 – Mar Mediterraneo
- 37.4 – Mar Nero
- 41 e 47 – Atlantico sud-occidentale e sud-orientale
- 48, 58, 88 – Mar Atlantico
- 51 E 57 – Oceano Indiano
- 61, 67, 71, 77, 81, 87 – Oceano Pacifico
Le aree più compromesse sono la 61, 71 e 67 dell’oceano pacifico, contaminate dalla tragedia di Fukushima. Anche la zona nord-est dell’Atlantico e il Golfo del Messico non sono sicure a causa di disastri importanti come navi in avaria e scarichi in mare.
Sono da prediligere prodotti provenienti dal Mar Mediterraneo (FAO 37) e dal Baltico (27III) e Atlantico Nord Orientale (FAO 27), dove viene effettuata una pesca sostenibile e controllata tramite le severe e serie normative europee.
Ora che sapete proprio tutto, leggere l’etichetta sarà un modo in più per tutelare la salute vostra e dell’ecosistema.