Provate a mettere un bicchiere di vetro nell’angolo di casa e vedrete.
Provate a mettere un bicchiere di vetro in casa, ma perché?
Cominciamo con il dire che, negli ultimi tempi, causa pandemia, siamo costrette, volenti o nolenti, a trascorrere molto tempo tra le mura domestiche, condividendo gli spazi con altri membri della famiglia. Tra didattica a distanza e smart working, siamo a stretto contatto tra di noi, tanto che l’aria spesso si fa tesa.
Come ovviare?
La risposta arriva dalla tradizione: le nostre nonne erano solite mettere un boccale nell’angolo casalingo dove risiedevano maggiormente (spesso l’unico di tutta l’abitazione).
Se l’ambiente si carica di energia negativa creando un circolo vizioso, provate a rompere la catena così.
Pronte a sapere come fare? Via!
Provate a mettere un bicchiere di vetro nell’angolo di casa e vedrete.
Per realizzare una sorta di pozione magica procuratevi:
- aceto bianco,
- bicchiere di vetro senza scritte o disegni,
- sale grosso,
- acqua.
Leggenda narra che per depurare l’ambiente dalle negatività sia necessario riempire il bicchiere con gli ingredienti sopraelencati: mescolate con un cucchiaio di plastica o di legno in modo da scioglierli e amalgamarli perfettamente tra loro. Quando l’intruglio è pronto, appoggiatelo proprio là dove la tensione causa maggiori problemi: c’è elettricità tra voi e i vostri figli? Posizionatelo in camera loro. Problemi con il partner? Ponetelo vicino al letto. Lasciatelo lì per un giorno interno, quindi svuotatelo, sciacquatelo perfettamente e ripetete al bisogno.
Non esistono prove sulla validità scientifica di questa pratica, ma non costa nulla provarci. Spesso anche solo spostare l’attenzione dai guai e focalizzarsi su altro, aiuta ad attenuare i conflitti. L’effetto psicologico sortito è paragonabile a quello placebo nella medicina tradizionale: la guarigione, insomma, spesso dipende dall’affidamento alla terapia più che dalla cura stessa.
Libere di crederci, ma provateci, non fosse altro per seguire gli antichi insegnamenti dei nostri avi e mantenere alte le tradizioni che da sempre sono i pilastri del nostro avvenire!
Qual è la tua reazione?
Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.