Più sbadigli e più è grande il tuo cervello. Lo afferma uno studio!
Più sbadigli e più è grande il tuo cervello. Lo afferma uno studio!
Hai appena sbadigliato? Non ti preoccupare. Sappiamo già che lo sbadiglio è molto contagioso. Tuttavia, gli scienziati non sono d’accordo sul motivo per cui sbadigliamo o da dove nasce questo gesto. Lo stesso Charles Darwin disse nel 1838 che “vedere lo sbadiglio del cane, del cavallo e dell’uomo, mi fa capire che tutti gli animali sono fatti della stessa natura”.
Più sbadigli e più è grande il tuo cervello. Lo afferma uno studio!
Beh, un team di scienziati della State University di New York a Oneonta (USA) ha deciso di osservare gli sbadigli di 29 diversi mammiferi attraverso i video di Youtube: i topi, gatti, ricci, trichechi, elefanti, volpi, e come esseri umani e hanno trovato una interessante correlazione. Animali con un piccolo cervello, con un minor numero di neuroni nella corteccia cerebrale, eseguivano sbadigli più brevi rispetto agli animali con un grande cervello e neuroni nello strato esterno del cervello.
Per ordine di sbadigli, dal più breve al più lungo, gli esseri umani (con circa 12.000 milioni di neuroni nella corteccia cerebrale ) avevano uno sbadiglio medio più lungo, un po’ più di 6 secondi. I primati sono mammiferi che sbadigliano più volte. Gli elefanti – che hanno un numero simile di neuroni corticali rispetto agli umani – hanno sbadigliato per una media di 6 secondi.
E i mammiferi con un cervello più piccolo? Nel caso dei topi, gli sbadigli duravano a malapena 1,5 secondi. In conclusione, i ricercatori suggeriscono che sbadigliare è un effetto fisiologico e favorisce il raffreddamento del nostro cervello, supportando l’ipotesi che chi sbadiglia frequentemente lo fa per “rinfrescare” il cervello.
“Un lungo e potente sbadiglio può portare ad enormi benefici fisiologici, poiché la maggior grandezza del cervello e una più densa corteccia richiedono un apporto di sangue maggiore”. Dopotutto è già stato dimostrato che il sangue trasporta ossigeno e nutrienti alle altre parti del corpo, soprattutto i muscoli.
Lo studio per chi fosse interessato è stato pubblicato sulla rivista Science.
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Classe 1966, diplomata al liceo artistico, vanta una storica esperienza nella realizzazione di video tutorial e guide legate al mondo del fai da te e del riciclo creativo.Ha collaborato con grandi siti del settore come pianetadonne.blog e questoloriciclo.it.Da sempre attenta anche a tutto ciò che riguarda il benessere e la salute della persona, adora cucinare rispettando le materie prime, favorendo i cibi light e limitando gli sprechi.