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Parlate al gatto come fareste con un umano? Ecco cosa dice la scienza!

Parlate al gatto come fareste con un umano? Ecco cosa dice la scienza!

Se, anche voi, parlate al gatto come fareste con un amico, allora siete intelligentissime!

Secondo la scienza, infatti, antropomorfizzare, ossia attribuire aspetti umani agli animali, alle cose o ai fenomeni atmosferici è sintomatico di una capacità razionale e relazione superiore alla norma. Non di stupidità, ingenuità, immaturità.

Insomma, non siete matte, anzi, avete una mente raffinata e superiore, da Donna Up, per intenderci! E a specificarlo è la scienza!

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La dottoressa Sharon Crowell Davis, professoressa presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università della Georgia, ha pubblicato diversi studi riguardo l’interazione tra le persone e i felini, evidenziando alcune doti particolari di questi animali!

Quindi, non solo non siete infantili e sciocche, ma avete dei validissimi motivi per continuare a comunicare con loro. Infatti, esiste un scambio effettivo tra questi due mondi, solo apparentemente diversi.

Curiose? Approfondiamo!

Parlate al gatto

Parlate al vostro gatto: è sintomatico di intelligenza sopraffina!

Per istituire uno scambio davvero profondo con il vostro gatto, coinvolgetelo nella vostra routine, parlando con lui.

I felini, infatti, capiscono perfettamente il vostro linguaggio, sì ma quale?

Per ovviare a possibili fraintendimenti, escludete categoricamente che possano comprendere le parole nel loro significato simbolico o concreto, non viviamo nel mondo delle favole! Nella vita reale, però, quello che comunichiamo non passa solo attraverso l’emissione della voce e la pronuncia di concetti, ordini o discorsi, ma anche e soprattutto sui canali non verbali.

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Ciò che viene percepito del nostro interloquire è il tono, la postura, la gestualità, la mimica del viso. Sono cioè in grado di cogliere perfettamente le nostre emozioni, i rimproveri, i complimenti.

Non solo, rispondono! Avrete sicuramente fatto caso ai loro miagolii!

A tal proposito, è bene chiarire che non appartengono a una reazione naturale ed istintiva: i gatti emettono suoni solo e unicamente per entrare in comunicazione con gli esseri umani. E sviluppano un loro specifico linguaggio per interagire. Voi, a vostra volta, reagite di conseguenza proseguendo un dialogo con loro, accontentandoli o rimproverandoli.

In ogni caso, questo fortifica un legame che il felino è in grado di riconoscere e vivere, nella totale fiducia verso un essere che ritiene suo pari. Non certo il suo padrone, come nel caso dei cani.

Più colloquiate con lui, più diventerà a sua volta ciarliero e chiacchierone. Se, quindi, da cucciolo, non dovesse soddisfare appieno il vostro desiderio di interscambio, non temete! Con l’abitudine imparerà a relazionarsi con voi, un passo alla volta, comprendendo anche richieste semplici, come: “scendi da lì”, “non graffiare le poltrone”, “vieni qui”. Siate sempre dolci e comprensive, decise e sicure, ma mai minacciose.

Voi, a vostra volta, apprenderete a decodificare i loro suoni, riconoscendo il tono del suo miagolare. Così, se dovesse soffrire di qualsiasi tipo di patologia, potreste decodificarlo addirittura dai suoi vocalizzi, e correre immediatamente ai ripari per salvaguardare la salute del vostro peloso e prezioso amico!

Meraviglioso, vero?

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