Il superfood che abbassa colesterolo e acido urico (e ha solo 70 calorie).
Dal mondo marino possiamo ricavare una grande varietà di alimenti tutti parecchio benefici per la salute. Non solo: se non siete di quelli che detestano il pesce, potrete convenire che la maggior parte di questi regali del mare ha anche un magnifico sapore. Un caso particolare in questo senso è il polpo, considerato un super food del mare.
Tra l’altro una sua porzione da 100 grammi apporta in media solo 70 calorie ed è ricco di proteine, grassi buoni e vitamine.
Il superfood che abbassa colesterolo e acido urico (e ha solo 70 calorie)
l polpo è un mollusco cefalopode che si nutre di piccoli pesci, crostacei e altri molluschi. Per noi bipedi implumi si può considerare un superfood con un grande valore nutritivo e anche con un alto contenuto di iodio.
Non solo, contiene anche proteine di alta qualità, mentre sono scarse, invece, le quantità di grassi e colesterolo. Allo stesso modo, contiene minerali essenziali come potassio, calcio e sodio. Per quanto riguarda le vitamine, ci può offrire folati, vitamina E e alcune vitamine del gruppo B.
Omega 3
Ancora, non bisogna trascurare la grande quantità di acidi grassi omega 3 che il polpo ci può dare: si tratta di un nutriente di grande importanza per la salute generale dell’organismo, come si evince, per esempio, da questa ricerca del 2008.
Polpo: abbassa il colesterolo e l’acido urico nel sangue
Consumare polpo può essere utile a perdere peso: è ricco di proteine di alta qualità, che gli danno una grande efficacia saziante.
Lo si può consigliare anche alle donne in gravidanza: soprattutto per il suo elevato contenuto di acido folico e iodio, due nutrienti di grande valore sia per la madre che per il feto.
Per i bambini: come s’è detto, ci dà proteine di ottima qualità, che aiutano i più piccoli nella fase di crescita.
Il polpo può anche aiutare, infine, ad abbassare il colesterolo e l’acido urico: a differenza di altri molluschi o crostacei, ha infatti un basso contenuto di colesterolo e purine.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.