Il permaloso: scopri l’identikit di chi ha la cattiva abitudine di offendersi per tutto
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Il permaloso: l’identikit di chi si offende per tutto
Il permaloso. Nella cerchia di amici di quasi tutti quanti ce ne sono sempre alcuni più permalosi di altri. Non è facile averci a che fare, anche perché a volte non ci si rende conto di averli offesi.
Le persone permalose si sentono a disagio per fatti o situazioni che per gli altri sono normali o al massimo leggermente spiacevoli, ma niente più. Uno scherzo di poco conto, una innocente dimenticanza, una parola sbagliata possono accendere una miccia che nel loro caso è davvero cortissima.
Ma perché queste persone si offendono per un nonnulla?
Il permaloso: perché si offende per tutto?
L’offesa in genere scatta quando ci sentiamo sminuiti, trattati con condiscendenza o addirittura con disprezzo, quando ci si sente considerati come individui non degni di rispetto e attenzione.
È chiaro che tutti questi sentimenti possono anche avere una base oggettiva, ma nel caso dei permalosi il dato oggettivo tende ad essere ingigantito oltre misura e proporzione.
Questa suscettibilità esacerbata può trovare origine in fattori diversi.
Un complesso di inferiorità: se la persona non gode di una forte autostima, può bastare molto poco a far vacillare la sicurezza in se stessa; se noi stessi abbiamo dei dubbi circa il nostro valore, qualunque osservazione, anche la più innocente, può diventare un’offesa sanguinosa.
Rigidità di pensiero. Ci sono persone per le quali certe cose si possono dire o fare solo in un modo, il loro. Se qualcuno osa deviare da questa “norma”, sono guai.
Egocentrismo. In questo caso siamo al polo opposto della scarsa autostima. Per chi è egocentrico tutto ruota attorno a loro e quindi la paranoia può scattare facilmente.
Di cosa non parlare
Per ovvi motivi è meglio evitare argomenti come religione, politica e sesso.
Che fare?
Se alla base della permalosità c’è un problema psicologico serio, può essere utile una psicoterapia, ma nella maggior parte dei casi a superare il problema dovrebbe bastare un atteggiamento mentale più aperto e costruttivo.
Possono essere buoni consigli i seguenti: lasciare che le altre persone agiscano come vogliono senza per questo sentirsene attaccati; non dare eccessiva importanza ai commenti delle altre persone, soprattutto se vengono da individui poco intelligenti o poco sensibili; convincersi che un commento inopportuno buttato lì non basta a cambiare la vita.
Insomma: fatevi crescere un po’ di pelo sullo stomaco e tirate avanti senza dare retta a quel che di voi pensano e dicono gli altri. Tanto lo faranno ugualmente, quindi perché farsi cattivo sangue per loro?
Qual è la tua reazione?
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.