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Digiuno intermittente: aiuta a trattare il diabete di tipo 2?

Digiuno intermittente: aiuta a trattare il diabete di tipo 2?

Digiuno intermittente: aiuta a trattare (o a far regredire) il diabete di tipo 2?

Il digiuno intermittente consiste in una restrizione calorica per un determinato periodo di tempo che può andare dalle 12 ore al giorno a uno o più giorni alla settimana.

Chi pratica questo digiuno di solito lo fa per perdere peso e/o migliorare lo stato di salute.

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Una revisione della letteratura esistente adesso suggerisce che questa “dieta” può anche diminuire o addirittura rimuovere la necessità di prendere medicine nei pazienti con diabete di tipo 2.

Digiuno intermittente: aiuta a trattare (o a far regredire) il diabete di tipo 2?

C’è anche chi sostiene che un tale regime alimentare possa allungare l’attesa di vita. Va però avvertito che in materia sono necessarie ulteriori ricerche per saperne di più.

La revisione della letteratura

Lo studio di cui parliamo è opera dei dottori Michael Albosta e Jesse Bakke, della facoltà di medicina della Central Michigan University. Si trova pubblicato su Clinical Diabetes and Endocrinology.

Resistenza all’insulina

Secondo il CDC negli Stati Uniti il diabete affligge più di 34 milioni di persone: nel 2017 è stato la settima causa di morte nel Paese.

Le persone con diabete di tipo 2 hanno una anormale concentrazione di glucosio nel sangue, ovvero iperglicemia.

Sono molti i fattori che possono determinare questa condizione: per esempio una ridotta secrezione dell’insulina, un ormone che regola i livelli degli zuccheri nel sangue, o anche una ridotta sensibilità dei tessuti a questo ormone, che viene detta anche insulino-resistenza.

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La malattia può avere conseguenze molto gravi, come per esempio blocco renale e cecità.

I dottori incoraggiano le persone con questo diabete a fare regolare esercizio, tenere controllato il peso e seguire una dieta equilibrata. Di solito però questo non basta e i malati devono anche prendere medicine.

La maggior parte di questi farmaci alzano i livelli dell’insulina, il che – dicono gli autori dello studio – può avere conseguenze non volute.

Per esempio un aumento di peso o anche aumentati livelli di leptina, un ormone che normalmente riduce l’appetito: i pazienti possono diventare resistenti anche a questo ormone.

Restrizione calorica

Alcuni pazienti con questo diabete possono ridurre al minimo le medicine diminuendo di continuo le calorie assunte giornalmente: gli scienziati sanno che così facendo si perde peso e si migliora la salute metabolica. Il problema, però, è che per i pazienti può essere dura sopportare questa restrizione per lunghi periodi di tempo.

Sicché alcune persone trovano più facile il digiuno intermittente, che appare come un modo promettente di intervenire sui fattori di rischio del diabete e ridurre il grasso corporeo.

Gli autori sono arrivati a questa conclusione scandagliando i database relativi ad articoli, trial clinici e casi pubblicati tra il 1990 e il 2020.

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La loro conclusione, in buona sostanza, è che questo tipo di dieta può aiutare a migliorare parecchi aspetti chiave della malattia, come per esempio ridurre il peso, diminuire l’insulino-resistenza e abbassare i livelli di leptina.

 

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