Nonostante le segnalazioni pubbliche e le inchieste continue, i detersivi tossici sono attualmente in commercio. Questo è un dato alquanto allarmante per la salute nostre e dell’ambiente, giacché due ingredienti in particolare risultano alquanto nocivi: si tratta di tensiottivi, derivati dall’ossido di etielene (etissolati di octilfenolo e di nonilfenolo).
Interferiscono con il sistema riproduttivo degli animali acquatici e sono vietati per legge dal 2008.
Eppure risultano ancora presenti in numerose formulazioni. Questo dichiara dalle sue pagine multimediali, GreenMe, rifacendosi ad una ricerca condotta in Svizzera da K-tipp su 50 prodotti, 18 dei quali risultavano già bloccati sulla carta, ma ancora distribuiti.
A condurre le analisi è stato il laboratorio cantonale di Basilea Città, ordinando un immediato stop alle vendite. Vero è che la la Confederazione Elvetica non fa parte della Comunità Europea, ma quanto riportato può indurre anche i nostri responsabili a verificare la composizione chimica dei diversi detergenti che finiscono nei nostri scarichi.
Inoltre, la terra è uno spazio comune, condiviso, a cui l’umanità intera deve rispetto. Preservare il nostro pianeta è un dovere che prescinde dalla nazionalità.
Vediamo allora cosa è emerso dalle indagini svizzere.
Detersivi tossici per noi e per il pianeta: come riconoscerli. I risultati del test.
Dalla ricerca svizzera è risultato che gli ingredienti chimici potenzialmente tossici sono ancora in circolazione in parecchi prodotti per la detersione: si tratta di sostanze corrosive, oppure irritanti se vengono a contatto con gli occhi, oppure ancora confondibili con giocattoli o sciroppi per bambini.
Su 50, solo 2 erano conformi ai requisiti di legge, ma forse il peggiore della lista risulta Cif Crème Citrus, ATTENZIONE però, è una formulazione distribuita solo in Svizzera. Tanto è il rischio tossico a lui imputato che viene richiesta da K-Tipp la modifica sostanziale dei suoi ingredienti a Unilier (il produttore) entro giugno.
L’elenco dei detersivi tossici redatto dalla ricista è suddiviso in diverse categorie a seconda del tipo di pericolo ad essi legato:
- irritanti per gli occhi:
- “Biobaula Öko” (venduto nei negozi bio)
- “Oecoplan Camomille” Coop (Svizzera)
- “Sea to Summit Wilderness Wash” e “Laundry Wash”, venduti sulle bancarelle e nei mercati svizzeri
- “Sodasan Lemon Freshness” (venduto nei negozi bio)
- sembrano giocattoli o sciroppi:
- “Cif Crème Citrus”
- “Fox” (in vendita nelle Coop)
- “Fox” nella versione “Raspberry” con disegno di frutta rosa.
Per quanto riguarda il nostro mercato, verificate sempre e comunque le etichette per escludere la presenza di componenti irritanti o inquinanti. L’educazione ambientale resta imprescindibile ad ogni latitudine.