Che cosa accade al colesterolo cattivo se mangi 15 pistacchi al giorno
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Che cosa accade al colesterolo cattivo se mangi 15 pistacchi al giorno.
La frutta secca non può mancare in una dieta equilibrata. Ci dà un sacco di nutrienti essenziali: grassi sani, proteine, vitamine e sali minerali, tutte sostanze importanti per la buona salute dell’organismo.
Tra tutta la frutta secca, i pistacchi occupano un posto speciale. Non hanno nulla da invidiare, in termini di effetti positivi sulla salute, alle mandorle o alle noci.
Che cosa accade al colesterolo cattivo se mangi 15 pistacchi al giorno
Come il resto della frutta secca, anche i pistacchi sono ricchi di grassi mono-insaturi (quelli che fanno bene), di proteine e di altri nutrienti chiave. Spiccano per quanto riguarda l’apporto di minerali: sono infatti ricchi di calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco e ferro.
Ma non mancano neppure le vitamine del gruppo B, che sono importanti per la crescita e lo sviluppo dell’organismo, e la E, che aiuta l’organismo a contrastare il danno ossidativo.
Per ogni 100 grammi di pistacchi si possono ottenere, per esempio:
- 611 calorie
- 51,6 grammi di grassi
- 17,6 grammi di proteine
- 15,7 grammi di carboidrati
- 6,5 grammi di fibra
- 180 milligrammi di calcio
Pistacchi: l’alimento completo che abbassa il colesterolo e blocca la fame
1. Contiene proteine vegetali
Tra tutta la frutta secca, i pistacchi sono quelli più ricchi di proteine. Inoltre contengono pure tutti gli amminoacidi essenziali, e ricordiamo che gli amminoacidi sono i “mattoni” coi quali sono costruite le proteine che ci servono.
Mentre le proteine animali sono generalmente complete, quelle vegetali in genere non comprendono tutti gli amminoacidi: di qui l’importanza di mangiare i pistacchi per i vegani.
Lo sottolinea in particolare un’indagine svolta dall’Università dell’Illinois (Stati Uniti).
2. Combattono il colesterolo LDL
I pistacchi sono possono migliorare la salute cardiovascolare. Lo si può ricavare dalle informazioni pubblicate sul sito dello stesso Ministero della Salute,
Non solo: non contengono colesterolo e presentano bassi livelli di grassi saturi. Si tratta di caratteristiche alimentari che possono aiutare senz’altro a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari; in questo senso sono anche importanti la vitamina E, l’acido folico e i fitosteroli.
Un’indagine del 2007 ha ritenuto di concludere che “una dieta composta dal 15 per cento di calorie sotto forma di pistacchi per 4 settimane può migliorare alcuni profili lipidici in soggetti con ipercolesterolemia moderata e può diminuire il rischio di malattia coronarica”.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana
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