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Cavolfiore sì, ma sai come lavarlo? Se fai così, puoi dire addio ai cattivi odori quando lo cucini!

Cavolfiore sì, ma sai come lavarlo? Se fai così, puoi dire addio ai cattivi odori quando lo cucini!

Cavolfiore sì, ma sai come lavarlo? Se fai così, puoi dire addio ai cattivi odori quando lo cucini!

È il re dell’inverno: il cavolfiore è il protagonista delle ricetta di questa stagione fredda non solo per il suo sapore delicato, ma anche per le proprietà di cui è dotato!

Composto prevalentemente di acqua, privo di grassi, ha pochissimi zuccheri, sufficienti fibre e una notevole quantità di vitamina B1 e B5. Fornisce un significativo apporto di vitamina C, sodio, potassio, rame, fosforo, calcio, ferro, acido folico e vitamina A.

Queste sono tutte informazioni tecniche, dedicate agli esperti di settore, ma in concreto cosa comporta un’assunzione assidua di questo ortaggio?

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Previene influenze e raffreddori, ci aiuta a drenare i liquidi in eccesso, attenua la fame, protegge dall’invecchiamento grazie agli antiossidanti, concilia il sonno… e molto altro ancora.

Tanta perfezione in un’unica verdura? Sì, ma anche un difettuccio. In cottura rilascia un odore piuttosto sgradevole.

Eppure esiste un trucchetto per evitare questo fastidioso “effetto collaterale”. Vediamo quale!

Cavolfiore sì, ma sai come lavarlo? Se fai così, puoi dire addio ai cattivi odori quando lo cucini!

Cavolfiore sì, ma sai come lavarlo? Se fai così, puoi dire addio ai cattivi odori quando lo cucini!

Per lavare correttamente il cavolfiore e cucinarlo senza che emani un cattivo odore, iniziate a pulirlo eliminando le parti più dure, poi riducetelo a pezzetti.

A parte, realizzate una miscela a base di acqua (2 litri circa), aceto (200 ml) e sale fino (due generose prese).

Ora spennellatela sul cavolfiore, il sale, essendo un abrasivo naturale, eliminerà anche i più piccoli residui di terriccio. Poi immergetelo per una decina di minuti all’interno del recipiente con la soluzione appena preparata. L’aceto presente asciugherà i composti che contengono zolfo, il vero responsabile dell’odoraccio che l’ortaggio emana in cottura.

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Trascorso questo tempo, sciacquatelo sotto al getto del rubinetto e immergetelo nuovamente in una boule contenente solo acqua e due cucchiai di aceto.

Lasciatelo riposare almeno per un quarto d’ora, meglio ancora sarebbe proseguire l’ammollo fino al momento in cui intendete cucinarlo, poi procedete con la ricetta che preferite. Date un’occhiata ai nostri articoli per lasciarvi ispirare! Cliccate questo link, ad esempio!

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