Avvelenamento da cibo, intossicazione alimentare: rischi grosso se credi a questo!
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Avvelenamento da cibo: alcune credenze popolari da sfatare.
Se si parla di avvelenamento da cibo, tutti hanno pronta la loro diagnosi e la loro terapia. Perché è successo a loro, alla loro mamma, al cugino o allo zio e quindi le persone, anche le più digiune di qualunque nozione medica, si sentono autorizzate a dispensare consigli a destra e a manca.
Beh, sappiate che il più delle volte questi “consigli” non stanno né in cielo né in terra. Qui di seguito vediamo quali sono le credenze più comuni e più sbagliate in tema di avvelenamento da cibo.
Avvelenamento da cibo: alcune credenze popolari da sfatare
Stai male per via del tuo ultimo pasto
Beh, non necessariamente. Le intossicazioni alimentari di solito dipendono da un’alta concentrazione di batteri e i batteri possono metterci anche parecchio tempo a moltiplicarsi. Ne deriva che non è per forza quel che abbiamo mangiato oggi a pranzo a farci venire il mal di pancia: può essere quello che abbiamo mangiato ieri sera o ancora prima.
È sempre colpa del ristorante
Mica vero. Questa convinzione parte dall’assunto – tutt’altro che verificato – che in casa nostra si seguono tutte le regole igieniche. Può anche essere, ma questo non è certo una garanzia assoluta che i batteri non riescano lo stesso a fare il loro mestiere. Basta per esempio scongelare un pezzo di carne sopra un piano di lavoro (magari di legno) e il gioco è fatto.
Basta assaggiare il cibo per sapere se è guasto
Anche qui, mica vero. O meglio, in certi casi è vero, quando la proliferazione dei batteri cambia odore, gusto e consistenza del cibo, ma in altri casi può benissimo esserci una crescita di batteri senza che questo si traduca in una modifica delle caratteristiche organolettiche degli alimenti.
I vegetariani sono meno a rischio ai avvelenamenti da cibo
Falso. I batteri possono proliferare su tutti gli alimenti, non solo sulla carne. Quindi anche sulla lattuga e i pomodori. Contano di più la tecnica di cottura e le norme igieniche che il tipo di alimento.
Qual è la tua reazione?
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.