Attenzione a questo farmaco: può avere gravi effetti collaterali!

Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Attenzione a questo farmaco: può avere gravi effetti collaterali!
Uno dei medicinali più usati come analgesico e antinfiammatorio è il Voltaren da 50 milligrammi, che viene prescritto per lo più a pazienti che soffrono di malattie reumatiche, gotta, dolori da trauma, nonché alle donne che soffrono spesso di dolori mestruali.
A cosa serve Voltaren?
Attenzione a questo farmaco: può avere gravi effetti collaterali!
Il suo principio attivo è il diclofenac sodico e rientra nella categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei. È indicato per il trattamento del dolore e dell’infiammazione e, più specificamente, per condizioni come:
malattie reumatiche croniche come l’artrite reumatoide, l’artrosi, la spondiloartrite e la spondiloartrite anchilopoietica; reumatismi non articolari; gotta; infiammazioni post-traumatiche.
Precauzioni relative all’assunzione del Voltaren
Prima di assumere Voltaren, non è secondario tenere presenti alcune avvertenze su questo farmaco, dato che è controindicato in queste circostanze:
allergia al dicoflenac o a qualsiasi componente che contenga questo farmaco; allergia all’acido acetilsalicilico (aspirina) o antidolorifici analoghi; per quanti hanno in precedenza sofferto di un’ulcera o di un’emorragia allo stomaco o al duodeno; per quanti hanno patito una perforazione dell’apparato digerente in due o più occasioni legata all’assunzione di un farmaco antinfiammatorio non steroideo.
per quanti hanno il morbo di Crohn attivo o soffrono di colite ulcerosa; per quanti soffrono di reni; per quanti soffrono di malattie del fegato; per quanti soffrono di una cardiopatia cerebrovascolare cronica o hanno avuto un infarto, ictus, eventi ostruttivi nei vasi del cuore o del cervello, o hanno subito un’operazione per rimuovere un blocco o un bypass coronarico.
Se ci si trova in una o più di queste condizioni è bene informare subito il proprio medico, comunicandogli anche, eventualmente, se abbiamo fatto uso di altri farmaci, se sei incinta o sospetti di esserlo, se stai allattando o se sei una paziente in là con gli anni.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.
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Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.