3 consigli per aiutare le mamme a sopravvivere all’adolescenza dei figli
Quando si ha a che fare con l’adolescenza, servono sempre dei consigli per gestire i figli e noi di Donna Up siamo qui per darvene 3. Semplici da ricordare, un po’ meno da mettere in pratica, proprio perché spesso è difficile sintonizzarsi con i cambiamenti a cui vanno incontro i nostri adorati ex-bambini.
Parliamo di un periodo che va dai 14 ai 20 anni, almeno; un tempo lungo, considerato che i problemi che si presenteranno sono tanti e sempre nuovi. I ragazzi si lasciano alle spalle l’infanzia e cercano di prefigurarsi e crearsi la loro immagine di adulti.
Inizia, insomma, una navigazione a vele spiegate nel mare della vita, tra momenti di bonaccia e pericolose burrasche che mettono a dura prova la loro stabilità emotiva e quella di chi li ama. Comprenderli a volte non è cosa facile: tra cambiamenti cognitivi, caratteriali e ormonali si instaurano in famiglia dinamiche di conflitto che non aiutano la loro crescita e causano stress a tutti i membri.
Queste 3 dritte di base vi aiuteranno a meglio gestire la loro complessità e a risintonizzarvi con loro in maniera costruttiva, perché, si sa, le mamme sono le prime a scendere in campo quando si tratta di proteggere, educare e accudire i loro cuccioli, quelle che più soffrono quando regna l’incomprensione.
Pronte? Iniziamo!
3 consigli per aiutare le mamme a sopravvivere all’adolescenza dei figli
1. Lasciate loro spazio.
Considerate, innanzitutto, che la costruzione del sé parte proprio dal sapersi rapportare agli altri, al mondo, ma soprattutto ai propri coetanei. Noterete, così, che l’attenzione dei vostri figli migra dalla famiglia verso gli amici. La vostra influenza non viene messa in disparte, piuttosto, viene da loro riconsiderata e, spesso, in verità, sarà messa in discussione. Potrebbero comparire atteggiamenti sfidanti espliciti o sommesse ribellioni di cui, forse, non vi accorgete.
Questi comportamenti prima anomali permettono al ragazzo di cercare dentro di sé risposte e vie alternative per crearsi una personalità propria che prevede indipendenza. Nasce in loro l’esigenza di trascorre tempo in mezzo ad un ristretto gruppo sociale, per trovare una personale collocazione nel mondo. Così, diventano man mano sempre più capaci di creare rapporti costruttivi e positivi; vi appariranno forse meno ciarlieri a casa, più silenziosi e chiusi.
La verità è solo che riservano ad altri le loro confessioni più intime. Non forzateli alle confidenze e al dialogo. Permettete che siano loro a cercarvi; arriverà il momento in cui avranno bisogno di conoscere la vostra opinione! Siate quindi disponibili al confronto, non serratevi sui vostri principi e non lasciate trapelare il vostro disappunto. Si sentiranno capiti e torneranno a confidarsi spesso se troveranno braccia accoglienti.
2. Sostenete la loro emotività, ecco il secondo dei 3 consigli
Questa è l’età delle emozioni intense! Preparatevi a musi lunghi, porte sbattute malamente, risposte acide, pianti a dirotto. Non sono capricci, è il fluire di sentimenti contrastanti che attraversano il loro cuore a fasi talmente altalenanti e con tanta energia, da lasciarli attoniti di fronte alle loro stesse reazioni. Durante l’adolescenza, infatti, i ragazzi percepiscono la realtà e i sentimenti in maniera assai più profonda e drammatica rispetto al resto della loro vita. Ecco, allora, che diventano facilmente irritabili, lunatici ed umorali.
Non rimproverateli, li allontanerete. Cercate di sostenerli e comprenderli, dimostrando loro empatia con il linguaggio non verbale e con le parole. Ve ne saranno grati.
3. Gestite il conflitto.
Gli adolescenti sono alla ricerca del conflitto nelle loro relazioni con gli adulti, guidati da un impulso a fare ciò che non dovrebbero.
La loro è una spinta all’indipendenza di pensiero e di relazione per affermarsi. Fa parte del processo di crescita.
Nel trasgredire, attivano la loro capacità di confrontarsi con le responsabilità, con l’autonomia, con la conseguenza delle loro azioni. Per questo, il vostro ruolo genitoriale diventa davvero fondamentale: hanno bisogno di sperimentare l’autorità dell’adulto per contenersi, per conoscere i limiti, per comprendere gli errori.
Certo questo scatenerà in loro rabbia e frustrazione; isseranno bandiere contro le ingiustizie che infliggerete. Siate comunque rigorose e imponete loro di rispettare limiti e regole. Lo scontro fa parte della vita, apprendere ad affrontarlo li renderà adulti consapevoli. Cercate, però, di non essere inflessibili, di comprenderli: non puniteli troppo severamente.
Siete il banco di prova per misurare le loro capacità, ma hanno bisogno di sapere che che se inciampano e cadono, le vostre braccia sicure li accoglieranno.
Qual è la tua reazione?
Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.