Se ti manca questa vitamina, questo è quello che può succedere alla pelle
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Se ti manca la vitamina D si possono avere eczema e psoriasi
La vitamina D è una vitamina chiave per la nostra salute. La si conosce comunemente come “vitamina del sole” perché l’organismo la produce in via principale grazie all’esposizione ai raggi ultravioletti, ma la possiamo assumere anche attraverso alcuni alimenti e, in caso ce lo consigli il nostro medico, anche attraverso degli integratori.
Vitamina D: protegge le ossa e rafforza il sistema immunitario
Tra le funzioni che la vitamina D svolge nel nostro organismo possiamo ricordare queste: migliora l’assorbimento del calcio; contribuisce alla regolazione di più di 200 geni; contribuisce alla salute dei muscoli; è essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario.
Se ti manca la vitamina D si possono avere eczema e psoriasi
La pelle ha bisogno di una serie di sostanze per mantenersi sana ed elastica. Tra questi sono senz’altro da ricordare la vitamina C, la vitamina A, il collagene e l’acido folico.
Ma è importante anche la vitamina D. Aiuta a guarire le ferite e contribuisce alla buona salute della barriera protettiva della pelle.
Una carenza di vitamina D in certi casi può portare alla comparsa di specifiche malattie della pelle, come eczema e psoriasi.
Non mancano studi, come questo, che confermano come un’eventuale carenza di questa vitamina possa portare a una maggiore probabilità di sviluppare infezioni, nonché eczema e psoriasi.
Per avere livelli fisiologici di questa sostanza è pressoché indispensabile esporsi al sole, perché è questo il modo principale in cui l’organismo umano la produce. Ovviamente sempre cum grano salis, perché troppo sole e senza adeguata protezione può causare danni maggiori, soprattutto se avete la pelle molto chiara.
Come assumere la dose giornaliera corretta per trattare la psoriasi
Integratori orali
Un primo modo di assumere la vitamina D è attraverso degli integratori. Si tratta di pillole o preparati liquidi piuttosto facili da prendere. La dose giornaliera consigliata di solito è tra le 400 e le 1000 unità internazionali (UI). È sempre bene cominciare con una dose bassa, per poi aumentare gradualmente. Ma sempre dietro consiglio e supervisione del medico.
Con gli alimenti
Ma è chiaro che la vitamina D si può assumere anche attraverso la dieta. Alimenti che la contengono possono essere: il formaggio, i rossi d’uovo, il pesce (per esempio il tonno), alcuni alimenti “fortificati” (ovvero integrati con vitamine e sali minerali) come cereali, succhi e latticini.
Esposizione al sole
Bastano 15 minuti al giorno.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.
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Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.