Navette provenzali: teneri biscotti aromatizzati ai fiori di arancio
Le navette provenzali sono dei biscottini tipici di Marsiglia. Riconoscibili per la loro forma originale, che ricorda la carena di una barca, sono indimenticabili per il loro aroma ai fiori di arancio.
Burrosi, gustosi, questi pasticcini piaceranno a tutti in famiglia, ma non solo. Offriteli alle amiche di sempre per accompagnare il tè delle cinque, le conquisterete, rapendole in un vortice di piacevole scioglievolezza.
Se amate un aroma ancora più intenso, potete aggiungere all’impasto i semi di cumino.
Spennellatele con il latte prima di infornare per assicurarvi un bel colore dorato.
Curiose di scoprire come procedere? Mettetevi al lavoro, noi iniziamo!
Navette provenzali: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta dovete disporre di:
- zucchero, 125 g
- uovo, 1
- farina setacciata, 250 g
- burro, 30 g
- acqua di fiori di arancio, 3 cucchiai
- arancia biologica, 1 solo la scorza grattugiata
- sale, q.b.
- lievito in polvere, 1 cucchiaino raso
- latte, q.b. per spennellare
Preriscaldate il forno a 180°. Foderate la leccarda con la carta apposita e tenete a portata di mano.
Fondente il burro nel microonde o a bagnomaria. Mescolate la farina, il sale e un pizzico di lievito.
In una ciotola sbattete lo zucchero e l’uovo servendovi delle fruste elettriche. Otterrete rapidamente un composto chiaro e spumoso, incorporate la scorza grattugiata, il burro e l’acqua di fiori di arancio. Lavorate ancora, infine, aggiungete la farina, il sale e il lievito in una ola volta. Amalgamate l’impasto con cura per scongiurare la formazione di grumi.
Prelevatene una noce alla volta, formate tante palline tutte dello stesso peso (circa 25 g).
Stendetele per realizzare un salcicciotto di circa 6 centimetri di lunghezze e adagiateli via via sulla placca.
Pizzicate le estremità, quindi, aiutandovi con la lama di un coltello incideteli per la lunghezza.
Spennellate la superficie dei biscotti con il latte e infornateli per una ventina di minuti, controllando la cottura.
Quando risultano ben dorati, sfornateli e lasciateli intiepidire prima di assaporarli.
Sono squisiti.
Buon appetito!
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Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.