Lievito madre: scopri con noi come si fa e come si rinfresca
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Lievito madre: scopri con noi come si fa e come si rinfresca. Chiamato anche pasta acida naturale, il lievito madre è un composto fatto principalmente di acqua e farina. A seconda delle esigenze, alla ricetta base si possono aggiungere altri ingredienti per facilitarne o accelerarne lo sviluppo.
Il lievito madre si impiega in tutti i casi in cui non si vuole ricorrere ai lieviti industriali. Le prime testimonianze su di esso risalgono a circa tremila anni fa: pare infatti che le primissime tracce di lievito madre ce le abbiano lasciate gli antichi egizi circa 1500 anni prima di Cristo.
Lievito madre: come si fa
Ci sono fondamentalmente due modi per “coltivare” il lievito madre. Uno prevede di partire da una certa quantità di lievito già attivo. Chi invece vuole partire da zero, potrà iniziare dagli ingredienti base, che come abbiamo detto sono farina e acqua.
All’inizio è bene lavorare su piccole quantità, che sono ovviamente più facili da maneggiare. Il nucleo iniziale prevede due parti di farina per una parte di acqua.
A titolo esemplificativo, ci vorranno 100 grammi di farina e 50 grammi di acqua e un cucchiaino di miele.
Chiaro che in concreto le quantità possono cambiare, ma sempre rispettando il rapporto di due a uno tra farina e acqua.
Si comincia aggiungendo un po’ alla volta l’acqua alla farina e impastando fino a una consistenza morbida ma non appiccicosa. Dopodiché si prende un barattolo di vetro pulito e asciutto, poi ci si mette a riposare il panetto di impasto appena fatto, sigillandolo con della garza o un pannetto di cotone. Sul panetto sarà bene tracciare una croce per facilitare la fermentazione. Dopo due giorni controllate il lievito madre. Il video che segue continuerà a spiegarvi i vari passaggi in modo chiaro e step by step.
Quale farina e quale acqua per il lievito madre?
Quanto all’acqua, può andare bene anche la comunissima acqua di rubinetto, a meno che non sia ricca di cloro. Quanto alla farina, il discorso è un pochino più complicato.
Sempre rispettando le proporzioni indicate, infatti, la farina più indicata per realizzare il lievito madre è quella di tipo 1 o tipo 2.
Rinfrescare il lievito madre: come e quando farlo
In linea di massima il lievito madre va rinfrescato ogni 48 ore, sempre che venga conservato a non più di 25 gradi centigradi. A temperature più alte può diventare necessario rinfrescare anche una volta al giorno. Se lo si conserva in frigo, allora può rimanere indisturbato anche per cinque giorni.
Come fare
Si tira fuori il panetto dal contenitore di vetro e si pesa. Poi si mette il composto in una boule abbastanza capace e si aggiunge una quantità uguale di farina e una quantità di acqua pari alla metà, sempre aggiungendola a poco a poco.
Insomma: per un panetto di due etti dovrai aggiungere 200 grammi di farina e 100 grammi di acqua tiepida.
Qual è la tua reazione?
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.