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Declassati alcuni tra i migliori marchi di cioccolato: scopri con noi quali sono

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Declassati alcuni tra i migliori marchi di cioccolato: scopri con noi quali sono

Secondo un rapporto ad opera del cosiddetto “Chocolate Collective”, sarebbero 3 i marchi di cioccolato peggiori in quanto a trasparenza ed eticità. Insomma, non è che il cioccolato di queste aziende sia cattivo, faccia male o che altro, è solo che questi marchi si sono rifiutati di mandare il materiale informativo sul modo in cui producono il loro cioccolato.

Declassati alcuni tra i migliori marchi di cioccolato: scopri con noi quali sono

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Declassati alcuni tra i migliori marchi di cioccolato: scopri con noi quali sono

Quando addentiamo una tavoletta di cioccolato o un uovo di Pasqua, ovviamente ci concentriamo sul sapore: se è buono o non è buono, del resto in genere ci importa poco.

Ma il sapore non è tutto. Per la odierna sensibilità “politicamente corretta” conta infatti anche come si è arrivati alla produzione di quel cioccolato: da quali piantagioni proviene il cacao, quale impatto sull’inquinamento globale ha avuto coltivarlo e trasportarlo, quali sono state le condizioni di lavoro delle persone nei Paesi di provenienza della materia prima e via dicendo.

Questo perché non è raro che il cacao abbia, diciamo così, un retrogusto “amaro” su cui tendiamo a sorvolare, fatto ad esempio di sfruttamento del lavoro minorile e di inquinamento dell’ambiente.

Il retrogusto amarognolo delle uova di Pasqua

Ora, l’organismo che gestisce la cosiddetta Chocolate Score Card ha dato un punteggio in quanto a trasparenza ed etica ambientale e sociale alle marche più conosciute di cioccolato.

Detto che tra i migliori marchi (secondo questo sistema di classificazione) non ce ne sono di italiani, i peggiori dal punto di vista etico-sociale sono i produttori che seguono (avendo sempre ben presente che non stiamo parlando della bontà del cioccolato, ma della sua sostenibilità eco-etico-sociale, se così si può dire).

I criteri adottati erano:

Trasparenza e tracciabilità
Lavoro minorile
Reddito degli agricoltori
Eventuale deforestazione e impatto sul clima
Agroforestazione (modo più ecologico per coltivare cacao preservando l’ambiente).
Gestione agrochimica (eventuale ricorso ai pesticidi)

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Se credevate di trovare la Nestlé tra gli ultimi delle classe, qui avete una sorpresa. Le cioccolate peggiori  di questa indagine infatti sono:

  • Storck (produttore di Werther’s, Toffifay, Merci)
  • General Mills
  • Starbucks

Il motivo  non è niente di trascendentale: si tratta di tre aziende che si sono semplicemente rifiutate di partecipare all’indagine, ovvero non hanno inviato il materiale che era stato loro domandato dal Collettivo.

Questo atteggiamento, è chiaro, è stato censurato duramente dal Chocolate Collective. Le 20 ong che hanno condotto l’indagine scrivono infatti:

La non partecipazione è stata vista come una mancanza di trasparenza; crediamo che tutte le aziende che vendono prodotti a base di cioccolato dovrebbero essere in grado di dare le informazioni che chiediamo e consumatori e investitori hanno il diritto di conoscere le condizioni in cui viene prodotto il cioccolato”.

Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.

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