Benessere

By Georgia

Che succede al tuo corpo se i trigliceridi vanno sopra i 500 mg/dL?

Che succede al corpo se i trigliceridi vanno sopra i 500 mg/dL?

Se i trigliceridi superano i 500 mg/dl, è come se sentissimo suonare un campanello d’allarme bello forte. Con quella quantità di grassi nel sangue si possono infatti avere pancreatite acuta e ipertrigliceridemia.

I trigliceridi, va detto, hanno una loro utilità: consentono all’organismo di produrre l’ energia che gli serve. Il punto è che devono assolutamente rimanere nei livelli fisiologici, altrimenti sono guai.

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Un eccesso di trigliceridi può far male alla salute di cuore, fegato e pancreas, quindi è imperativo limitare l’assunzione degli alimenti che contengono questo tipo di grassi.

Come con la pressione alta, uno dei problemi della ipertrigliceridemia è che in genere non dà sintomi, almeno non clamorosi. Per sapere se si hanno troppi trigliceridi, in altre parole, l’unico modo è farsi fare le analisi del sangue.

In generale, le persone diabetiche, obese o che esagerano con gli alcolici hanno livelli più elevati di trigliceridi. Dopo questi gruppi, nell’elenco dei soggetti a rischio compaiono quanti consumano eccessive quantità di carboidrati, e infine i fumatori.

Da tutto questo si evince che è bene farsi fare periodicamente le analisi del sangue.

Che succede al corpo se i trigliceridi superano i 500 mg/dL?

Per stabilire quanti trigliceridi abbiamo è necessario sottoporsi a un regolare esame del sangue. Vediamo quali sono i diversi valori possibili e quando dobbiamo cominciare a preoccuparci:

  • Meno di 150 mg/dL: desiderabile
  • 150-199 mg/dL: al limite 
  • 200-499 mg/dl: alto
  • 500 mg/dL o più: molto alto

Va sottolineato che nel caso i valori superino i 150 milligrammi per decilitro di sangue ci può già essere un rischio di malattie cardiovascolari. Ma un livello superiore a 150 mg/dL è anche un fattore di rischio per la sindrome metabolica.

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Se poi i valori superano la soglia dei 500 mg/dl, tra i pericoli maggiori ci sono: diabete, infarto, ictus, aterosclerosi.

Il rischio più serio, se possible, è però quello di prendersi una pancreatite acuta. Si tratta di una infiammazione del pancreas che può produrre danni gravi all’organismo senza che noi ce ne accorgiamo, se non quando ormai la situazione è compromessa.

Il consiglio dunque è uno solo: fare analisi del sangue periodiche. Ma soprattutto evitare alcol, fumo, una vita troppo sedentaria e una dieta troppo ricca di grassi. Inoltre è un’ottima cosa fare almeno mezzora di esercizio fisico al giorno: basta anche solo una passeggiata a passo svelto.

 

Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.

 

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