Dissalare il baccalà: il metodo perfetto per farlo e come riconoscere quello vero!
Molto spesso durante i pranzi e le cene delle feste di Natale si serve a tavola un buonissimo baccalà. Ovviamente in ogni regione viene cucinato in modo diverso e secondo l’usanza di alcune ricette tipiche.
Tuttavia il baccalà per arrivare fino a noi compie un viaggio lungo 4000 km proprio perché proviene dalla Norvegia.
Con il tempo questa pietanza è diventata parte integrante delle nostre usanze natalizie ma è anche vero che per renderlo indimenticabile per il palato di tutti bisogna scegliere quello giusto e dissalarlo nel modo corretto.
Per dissalare questo pesce bisogna seguire dei procedimenti specifici da fare a casa.
Se hai bisogno di saperne di più e di capire come riconoscere quello di alta qualità devi solo continuare a leggere.
Dissalare il baccalà: scopri il metodo da utilizzare e come riconoscere quello migliore.
Come detto sopra il baccalà non può mancare su una tavola natalizia ma per arrivarci bisogna eseguire alcuni procedimenti specifici.
Prima di tutto bisogna cominciare dalla scelta del baccalà. Esistono in commercio 2 tipi differenti a prezzi differenti. Infatti è possibile acquistare il Ling che va dai 9 ai 10 euro al kg e il Cod che va dai 14 ai 14 al kg.
Questa differenza di prezzo non è data dal modo in cui viene trattato il pesce, che è identico in entrambi i casi, ma solo dalla specie. Infatti la specie del Ling è la Molva che è un pesce dell’oceano Atlantico che costa quindi di meno. Invece il Cod è un merluzzo originale che arriva dall’oceano Atlantico.
La differenza quindi non consiste nella qualità, che in entrambi i casi è certificata , ma nella varietà.
Una volta appresa questa differenza bisogna solo capire come dissalare il baccalà a casa propria.
Nella foto che segue potrete notare la linea bianca sul dorso, quello è il dettaglio perfetto che vi aiuterà nel riconoscere il baccalà (merluzzo originale).
Impara a dissalare il baccalà.
Per dissalare il baccalà bisogna seguire con attenzione i facili passaggi scritti qui sotto.
Prima di tutto bisogna effettuare una bagnatura per poi ridurre il pesce a quadrotti.
Dopodichè bisogna recuperare un contenitore alto e riempirlo d’acqua per poi inserire al suo interno il pesce. Mi raccomando la pelle deve essere sempre rivolta verso l’alto in modo tale che possa arrivare sul fondo per inerzia.
Inoltre è importante non inserire mai prima il baccalà nel contenitore per poi versarci l’acqua sopra. Questo procedimento infatti impedirebbe al pesce di crescere nel modo giusto.
A questo punto ci si pone solo una domanda: come si comporta il pesce nell’acqua?
Ebbene, il pesce in questione, in acqua, oltre a dissalarsi aumenta di volume e anche di dimensione. Praticamente si comporta come si comporterebbe una spugna. Infatti tra un pezzo e l’altro si va a formare un micro strato di acqua che liberandolo dal sale lo fa aumentare anche di volume.
Inoltre il baccalà deve rimanere in ammollo per 4 giorni e bisogna cambiare l’acqua quotidianamente. Quindi ogni giorno bisogna svuotare il contenitore e dopo aggiungere dell’acqua fresca per poi inserire il pesce ancora una volta al suo interno.
Alcuni suggeriscono di cambiare l’acqua anche 2 volte al giorno in modo da accelerare i tempi. Tuttavia in questo caso il risultato finale che si otterrà dopo la cottura non sarà così buono come se il pesce fosse stato in ammollo per tutti i giorni indicati precedentemente.
Per capire se dopo 4 giorni il pesce è pronto bisogna chiaramente assaggiarlo da crudo. Se il gusto sarà sapido ma non troppo può essere cucinato senza problemi. Altrimenti dovrai lasciarlo in ammollo per un altro giorno ovviamente cambiando anche in questo caso l’acqua.
Segui queste facili istruzioni e il risultato sarà perfetto.
Buon lavoro.