Cantare in auto migliorerebbe l’umore e la produttività
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina;…
Cantare in auto migliorerebbe l’umore e la produttività
Cantare in auto migliorerebbe l’umore e la produttività. La radio accesa in macchina, nel traffico. Un classico. E a volte quando la nostra stazione preferita “passa” un brano che ci piace, non possiamo fare a meno di cantare anche noi.
E diciamo la verità, se riusciamo per un attimo a fregarcene delle occhiate strane degli altri automobilisti, dopo la cantatina solitaria ci sentiamo di umore più tranquillo e rilassato. Che sia questa la strategia giusta per affrontare lo stress da pendolarismo che affligge tanti di noi?
Beh, pare proprio di sì, e c’è pure l’imprimatur della scienza. Insomma, cantare in auto sembra davvero che aumenti la produttività e renda più felici.
Ora, se per te che leggi gorgheggiare in macchina è un’abitudine, va benissimo così, non cambiare. La scienza ha provato infatti che cantare a voce alta mentre si è dietro al volante migliora sensibilmente il tono dell’umore.
Endorfine, ossitocina e cortisolo
Quando si sforza l’ugola si rilasciano endorfine e ossitocina. Le endorfine sono ormoni legati alle sensazioni di piacere, mentre l’ossitocina (pure quella un ormone) diminuisce lo stress e pure il cortisolo, che invece lo stress lo fa venire.
E insomma, è un altro di quei casi in cui la scienza conferma le intuizioni del senso comune: cantare rallegra lo spirito e allenta la tensione. It’s not rocket science, usano dire gli anglos…
Quanto alla maggiore produttività, beh, il legame è abbastanza intuitivo, ci pare: una persona più allegra e serena lavora senza pensieri negativi che la distraggono, è più concentrata e in definitiva, in una parola, rende di più.
Adesso sapete come regolarvi la prossima volta che in coda al semaforo vi viene voglia di cantare: cedete all’impulso e chi se ne frega se gli altri vi guardano strano, è per la salute!
Qual è la tua reazione?
Laureata in materie umanistiche, appassionata di fotografia, curiosa di cucina; interessata a tutto quello che succede intorno.