Zuppe fresche: percentuali troppo elevate di sale in un marchio famoso.

Benessere, Lifestyle

By Francesca

Zuppe fresche: percentuali troppo elevate di sale in un marchio famoso.

Quello delle zuppe fresche è un mercato in perenne espansione! Si tratta di prodotti per lo più genuini, ottenuti da verdure selezionate e controllate. In alcuni casi, vengono aggiunti anche legumi e cereali per offrire al consumatore una varietà di gusti tra cui scegliere.

Versatili, pratiche e sane, si conservano in frigorifero e hanno una scadenza assai ravvicinata proprio per la deperibilità degli ingredienti che non subiscono cotture a temperature elevate, o processi di liofilizzazione.

Rappresentano quindi un alimento innovativo rispetto al precedente confezionamento in barattolo che preserva i valori nutrizionali degli ortaggi. Certo, quando possibile, sarebbe meglio preparare questi minestroni direttamente seguendo le nostre ricette, per essere certe della qualità di ciò che consumiamo, ma spesso per mancanza di tempo, supportano e risolvono un pranzo o una cena in velocità.

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Ma cosa contengono davvero? Scopriamolo insieme.

Zuppe fresche: percentuali troppo elevate di sale in un marchio famoso.

Zuppe fresche: percentuali troppo elevate di sale in un marchio famoso.

È Il Fatto Alimentare a portare sotto i riflettori delle analisi le zuppe fresche, elencando per noi quelle più facilmente reperibili.

Presso la grande distribuzione, potete trovare marchi come:

  • DimmidiSì – prodotte dall’azienda di Manerbio (Brescia)
  • La Linea Verde, della Zerbinati di Alessandria
  • Coop,
  • Pam,
  • Conad,
  • Esselunga,
  • etc.

La verifica è stata condotta tramite un’attenta lettura delle etichette e l’ausilio di una ricercatrice del CREA (Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione del governo).

Una porzione in media pesa circa 300 g e fornisce un monte calorico compreso tra le 100 e le 300 kcal a seconda del fatto che contengo o meno cereali e legumi.

I contenuti di grassi risultano accettabili, sempre inferiori a 10 g, non solo, apportano una quantità di fibre apprezzabile, ma poche proteine. Sali minerali e vitamine sono presenti e pari quasi a quelli rintracciabili in prodotti casalinghi. Ma il problema sembra essere la dose di sale.

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Proprio per rendere ancor più appetibile il proprio prodotto, alcune aziende se ne servono in maniera eccessiva rispetto ai parametri stabiliti dall’OMS che consiglia di non superare i 5 g quotidiani.

Tra queste, eccelle Coop Zuppa alla Toscana con 6 legumi, con i suoi 0,68 g per porzione, mentre Zerbinati, Minestrone 10 verdure risulta la peggiore con 2,63 grammi a porzione. Ma l’app Yuka che valuta la qualità dei prodotti alimentari e cosmetici premia entrambe con una valutazione di 90/100 come prodotti eccellenti.

In ogni caso, resta il fatto che una dieta equilibrata e bilanciata vi permetterà di tenere sotto controllo l’eccesso di sodio e restare in forma anche ricorrendo, di tanto in tanto a prodotti pronti.

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