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Olio extravergine di oliva: scopri i 3 fattori che ti indicano che è di buona qualità

Olio extravergine di oliva: scopri i 3 fattori che ti indicano che è di buona qualità

Olio extravergine di oliva: scopri i 3 fattori che ti indicano che è di buona qualità

L’olio extravergine d’oliva è un ingrediente indispensabile per la cucina mediterranea. Con il suo sapore intenso è capace di impreziosire tantissime ricette. Quando acquisti l’olio extravergine d’oliva devi fare molta attenzione, non tutti sono capaci di riconoscere quello di ottima qualità. Se commetti l’errore di comprarne uno scadente puoi danneggiare la tua salute, rovinando anche il sapore delle tue pietanze.

Esistono dei metodi per riconoscere l’olio di ottima qualità. Ecco alcuni consigli utili.

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Olio extravergine di oliva: scopri i 3 fattori che ti indicano che è di buona qualità

Olio extravergine di oliva: scopri i 3 fattori che ti indicano che è di buona qualità

Per controllare la qualità dell’olio viene fatta un’accurata analisi chimica con alcuni campioni sigillati. A questo punto, si rilascia un certificato e si valutano altri parametri prima della classificazione in olio Evo. Ad esempio, si analizza il grado di acidità che dev’essere inferiore a 0,8 per circa 100 grammi. Il numero di perossidi invece, non deve superare i 20.

Successivamente, si procede con l‘analisi organolettica, facendo affidamento ad occhi, naso e bocca. Un addetto specializzato assaggia l’olio seguendo una procedura sensoriale ben precisa.

Analisi sensoriale dell’olio: ecco la guida completa

Prima di iniziare l’analisi si consiglia di non fumare, né utilizzare profumi che possano compromettere la percezione. Ecco come si procede:

  1. valutazione visiva: si guarda la corposità dell’olio da un semplice bicchierino di vetro, si agita e si osserva alla luce. Più è denso e corposo, più è di ottima qualità
  2. valutazione olfattiva: prima di procedere con questo passaggio è necessario riscaldare leggermente il bicchierino d’olio tra le mani. A questo punto, è possibile avvicinarlo al naso e sentire il suo aroma. Se il profumo ricorda quello della pianta l’olio sarà “fruttato verde”, se invece, l’aroma è più dolce, sarà classificato come “fruttato maturo”. Entrambi sono di ottima qualità
  3. valutazione gustativa: quest’ultimo passaggio è molto importante, si procede distribuendo su tutto il palato una dose di olio extravergine. L’olio dovrà essere gustato in bocca per almeno 30 secondi, in modo da rilasciare tutte le sue sfumature di gusto. Se si avvertono delle punte amare e piccanti significa che l’olio è di ottima qualità, se invece, si avverte un sapore sgradevole, quasi rancido, l’olio è sicuramente difettato e scadente.

Seguendo questi passaggi è possibile verificare con cura la qualità dell’olio extravergine che acquistiamo. Grazie a queste procedure non rischieremo più di consumare un olio scadente e nocivo per la salute. Da oggi in poi non sarà difficile riconoscere l’olio buono e sano.

 

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