Consigli in Cucina

Non scolate la pasta nel lavandino per evitare un inutile spreco!

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E lo sappiamo, ormai è un’abitudine consolidata! Eppure dovreste proprio cambiare rotta: non scolate la pasta nel lavandino!

Perché? Per una ragione semplicissima, nota a tutti i migliori chef italiani e non: l’acqua di cottura della pasta è un ingrediente imprescindibile per rendere la vostra ricetta ancora più golosa!

Non fatevi deviare dal suo colorito poco invitante, schiumoso e biancastro; è talmente ricca di proprietà nutrizionali in grado di conferire cremosità e gusto al condimento.

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Non scolate la pasta nel lavandino: ecco cosa vi perdete!

Innanzitutto vediamo cosa accade quando prepariamo la pasta o le verdure. Tuffiamo gli ingredienti nell’acqua, che bollendo rompe le molecole. I micronutrienti vendono, quindi, in parte dispersi nel liquido di cottura, arricchendolo di proprietà organolettiche preziosissime.

Ora è ben chiaro che scolare l’acqua nel lavello rappresenta un inutile spreco, giacché non solo è benefica per la nostra salute, ma è anche indispensabile per legare e lavorare i condimenti, rendendoli più cremosi e omogenei.

Basterà un solo mestolo per trasformare un pesto compatto in una salsina perfetta, per ammorbidire il ragù, per alleggerire un sugo di noci, per insaporire una gricia. Il tutto senza bisogno di aggiungere olio, che rischierebbe di appesantire e ungere esageratamente la vostra ricetta, o farina e maizena che la trasformerebbero in una pietanza davvero poco digeribile!

Questo discorso non vale solo per l’acqua di cottura della pasta, ma anche del riso, delle lenticchie, dei fagioli, delle fave o di qualsiasi altra ricetta che contenga amido.

Da ora in poi, seguite il nostro consiglio: lasciate nel cassetto lo scolapasta, che vi indurrebbe in tentazione. Afferrate la schiumarola e prelevate poco alla volta gli ingredienti. In questo modo, tutto il liquido resterà nel tegame pronto all’uso che preferite. Oppure, investite un piccolo budget dell’economia domestica e acquistate una pentola dotata di un cestello interno. Sarete certe di non commettere mai più l’errore di gettare questo preziosissimo ingrediente!

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Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.