“Non mangiate più queste uova”: trovati altissimi livelli di Pfas (anche di 20 volte in più il limite consentito) nei pollai domestici dell’Alta Francia!
Ultime indagini hanno svelato preoccupanti livelli di PFAS nelle uova dei pollai domestici situati nel Sud Oise, in Alta Francia, e le autorità sanitarie hanno emesso un avviso per evitarne il consumo.
Uova pericolose nell’Alta Francia, livelli di PFAS altissimi (anche di 20 volte in più il limite consentito)!
Le uova provenienti da piccoli pollai domestici, dove le galline possono razzolare liberamente e sono alimentate in modo ottimale, sono generalmente considerate una scelta alimentare eccellente. Tuttavia, la situazione si è complicata in alcune zone del Sud Oise, dove è scattata l’allerta e il consumo di uova da allevamenti casalinghi è ora vietato.
Nei pollai domestici di Verneuil-en-Halatte e Villers-Saint-Paul sono stati riscontrati alti livelli di PFAS, sostanze chimiche definite “inquinanti eterni”. Le analisi, parte del monitoraggio condotto dall’industria chimica Chemours, hanno mostrato che molte uova di questi allevamenti superano di gran lunga i limiti di sicurezza (i livelli riscontrati sono stati fino a 20 volte superiori a quelli consentiti).
Che cosa ne pensano le autorità?
L’Agenzia Regionale della Salute (ARS) ha quindi emesso un avviso urgente. I risultati delle recenti analisi confermano le preoccupazioni avanzate dalla ONG Générations Futures, che già a giugno 2023 aveva sollevato allerta sulla presenza di PFAS nella zona. All’epoca, era stata segnalata una significativa contaminazione nel fiume Oise e nei terreni circostanti:
“Non consumate le uova provenienti dai pollai domestici di queste zone.”
Circa un mese fa, l’ONG aveva effettuato test sulle uova, confermando risultati simili:
“Questi risultati confermano quelli pubblicati da Générations Futures un mese fa, da cui risultava che, su 5 campioni di uova prelevati dall’associazione, 4 superavano gli standard per PFOS e PFOA, 3 superavano gli standard per PFNA e 4 superavano gli standard per il “totale 4 PFAS.”
Chemours di Villers-Saint-Paul, nota per la produzione di PFAS, hanno rivelato risultati allarmanti. Il 66% dei campioni analizzati ha superato i limiti di sicurezza, con quattro pollai su sei che superavano i limiti per la somma totale di PFAS come PFOA, PFNA, PFHxS e PFOS, e uno di questi superava i limiti per ciascun tipo di PFAS individualmente.
Come evitare problemi di salute pubblica?
In risposta, l’Agenzia Regionale della Salute (ARS) ha avviato studi regionali per identificare l’origine e l’estensione dell’inquinamento, sottolineando l’urgenza della situazione. Fino a nuove indicazioni, resta in vigore il divieto di consumo delle uova contaminate.
L’ONG Générations Futures chiede inoltre di fermare ulteriori emissioni di PFAS dalla piattaforma chimica per evitare ulteriori danni alla salute pubblica. Questo caso sottolinea la pericolosità degli impianti di produzione di PFAS e l’impatto negativo che possono avere sull’ambiente e sulla sicurezza alimentare.
Fonti: Generations Futures / Le Parisien
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