Benessere

Le migliori marche di Shampoo: ecco i risultati di un famoso test

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Tra sole, mare, cloro, vento, sabbia e salsedine, gli shampoo riparatori stanno attraversando un periodo di gloria. Ma non sono tutti uguali, anzi!

Iniziamo con il dire che il termine utilizzato per classificarli non è corretto.

I fusti dei capelli sono costituiti principalmente da cheratina e melanina (responsabile della loro colorazione), sostanze cornee che non possono essere riparate, una volta danneggiate.

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Ciò che un cosmetico apposito può fare è semplicemente migliorare il loro aspetto, non certo curarlo.

È su queste basi e sulla capacità di richiudere le squame che ha voluto indagare la rivista tedesca Oko-test. Nei suoi laboratori ha analizzato 50 prodotti; 18 dei quali hanno superato il test per assenza di componenti controverse per il benessere nostro e del pianeta.

I marchi considerati in questa indagine sono presenti per lo più in Germania, ma alcuni vengono distribuita anche sul nostro suolo nazionale.

Curiose di scoprire quanto rilevato? Iniziamo.

Shampoo riparatori: i migliori che puoi comprare secondo il test di laboratorio.

A diramare i risultati delle analisi tedesche è GreenMe dalle sue pagine on-line. Ma non si limita a comunicare i vincitori di questo test. La rivista italiana a tutela della salute nostra e ambientale ci spiega anche che il fine non è stato quello di valutare quanto realmente i prodotti riparassero i capelli, dal momento che è una promessa falsa. Le valutazioni si sono focalizzate sulla presenza o meno di ingredienti controversi nelle formulazioni, marchio per marchio.

Come prevedibile, tali sostanze sono normalmente impiegate in parecchi shampoo, pur sempre nel rispetto delle normative internazionali, quindi in percentuali minime.

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Tra queste troviamo:

  • Galaxolid: si tratta di una profumazione artificiale al muschio, ma risulta pericolosamente inquinante;
  • CIT (Methylchloroisothiazolinone): conservante allergizzante, sotto continua osservazione da parte della Comunità Europea, tanto quanto isoeugenolo, alcool cinnamico, idrossicitronellale e la formaldeide;
  • PEG, depauperano la barriera idrolipidica della cute e la rendono permeabile;
  • BHT (idrossitoluene butilato): su cui gravita il sospetto che possa alterare il sistema ormonale;
  • così come il filtro UV denominato Etilesilmetossi cinnamato, anch’esso presente in alcuni prodotti.
  • Siliconi e altri polimeri di plastica liquida che disperdendosi nelle acque reflue compromettono la sopravvivenza di alcune specie ittiche.

Ma veniamo all’individuazione dei prodotti migliori: sono in tutto 18, ma solo 3 sono distribuiti anche dal mercato italiano:

  • Lavera repair
  • Logona all’olivello spinoso biologico
  • Sante all’olio di oliva biologico e proteine del pisello

Tra quelli che ottengono una valutazione buona, potete trovare:

  • Yves Rocher Repair
  • Nivea Repair
Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.