Dopo i 40 anni si dovrebbe lavorare solo tre giorni a settimana: lo afferma la scienza!
Dopo i 40 anni si dovrebbe lavorare solo tre giorni a settimana
Se siete tra quelle persone convinte che lavorare troppo faccia male… beh, avete ragione. Diminuendo lo stress e riposando di più, si diventa persino più efficienti e creativi, come afferma uno studio dell’Università di Melbourne.
Nel 2016, l’Institute of Applied Economics and Social Research australiano ha condotto uno studio su 3.500 donne e su quasi altrettanti uomini, arrivando alla conclusione che, determinate facoltà mentali, si appannano inesorabilmente con il troppo lavoro. Per preservare le funzioni cognitive, non si dovrebbe impegnare la mente per più di 3 giorni a settimana, o comunque per un massimo di 30 ore.
Dopo i 40 anni si dovrebbe lavorare solo tre giorni a settimana
Oltre al lavoro fuori casa, nella vita di una persona ci sono la famiglia a cui badare, le commissioni da fare, le faccende domestiche di cui occuparsi. Quando si esce di casa alle 7 del mattino e si rientra dopo 12 ore circa (nella migliore delle ipotesi, con percorsi e traffico medi), si vorrebbe solo staccare la spina, fare un buon pasto e andarsene a dormire. Invece molto spesso, specie per una donna, ci sono i bambini e il marito a cui preparare la cena, la casa da rassettare e magari la spesa da fare.
Non è sempre possibile rimandare tutto al fine settimana, specie la preparazione dei pasti o altre incombenze giornaliere, quindi non stupisce che la mente vada in tilt e ci si dimentichi persino le cose. Soprattutto dopo i 40 anni, non è sano sovraccaricare il cervello. Lo stress è dietro l’angolo e, se non controllato, può portare a patologie anche importanti.
Ciò non significa che dobbiate presentare la lettera di dimissioni domani stesso, specie in quest’epoca in cui trovare un impiego è diventato quasi un miraggio. Ma, la prossima volta che vi chiedono di fare gli straordinari, riflettete bene su tutte le altre commissioni che dovete portare a termine, non ultima la necessità di un minimo di svago. Forse, per una volta, è meglio guadagnare un po’ di salute in più, invece che una manciata di euro.
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Classe 1966, diplomata al liceo artistico, vanta una storica esperienza nella realizzazione di video tutorial e guide legate al mondo del fai da te e del riciclo creativo.Ha collaborato con grandi siti del settore come pianetadonne.blog e questoloriciclo.it.Da sempre attenta anche a tutto ciò che riguarda il benessere e la salute della persona, adora cucinare rispettando le materie prime, favorendo i cibi light e limitando gli sprechi.