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Come riprodurre i Gerani a costo zero. E’ facilissimo!

Come riprodurre i Gerani a costo zero. E’ facilissimo!

Come riprodurre i Gerani a costo zero. E’ facilissimo!

I gerani sono tra le piante che più spesso adornano i nostri giardini e terrazzi. Qui di seguito ti indichiamo alcune tecniche grazie alle quali si possono ottenere nuove piante in tempi brevi e con ottimi risultati.

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Come riprodurre i Gerani a costo zero. E’ facilissimo!

Il geranio si riproduce essenzialmente in due modi: o per seme o per talea.

Se in casa avete già una pianta, bisognerà sperare che da uno dei suoi fiori si produca un piccolo frutto. Quando questo è maturo, se ne raccolgono i semini e da questi potrà nascere una nuova pianta.

L’unico inconveniente di questo metodo è che la formazione di frutti nelle piante di geranio è un evento molto raro. Un’altra possibilità è comprare i semi, ma questi sono molto cari, al punto che in certi casi la bustina coi semi costa più della pianta.

Meglio per talea

Meglio la talea. Se durante la pulizia della pianta si spezza un rametto, questo non va buttato via, ma va riutilizzato. La stessa cosa possiamo fare quando provvediamo alla cimatura, che è quando si accorcia una piantina che è diventata troppo alta.

Una talea che si rispetti deve essere di almeno 10 centimetri e il rametto deve essere tagliato in senso diagonale rispetto al tronco.

Ci si arma di una cesoia o di una forbice, la si sterilizza con dell’alcol etilico (o della candeggina) e poi si porta alla base della pianta, si contano due internodi e poi si taglia.

Ogni talea va ripulita di tutto ciò che è superfluo e che la nuova pianta cercherebbe di nutrire a scapito delle radici: via le eventuali infiorescenze, dunque, e anche le foglie superflue (se ne lasciano il minimo indispensabile).

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Quando abbiamo pulito le nostre talee, possiamo agire in due modi: o le mettiamo in acqua  e aspettiamo che si sviluppino le radici oppure le mettiamo direttamente nel terreno.

Nel primo caso prendiamo un bicchiere e lo riempiamo per circa tre o quattro centimetri di acqua, dopodiché prendiamo le talee e semplicemente le immergiamo nel contenitore.

Trattandosi di geranio, le radici si formeranno da sole, senza alcun bisogno di additivi, come per esempio ormoni radicanti.

Dopo una decina di giorni le talee avranno sviluppato l’apparato radicale e a quel punto le potremo mettere a dimora nel terreno, avendo cura di essere molto delicati con le radici, perché sono molto fragili.

Il terreno ideale per il geranio è costituito da torba mista ad argilla, con un ottanta per cento della prima e un venti della seconda.

Prima di riempire il vaso con questo mix, vanno depositati sul fondo almeno due centimetri di argilla espansa, che serviranno per il drenaggio dell’acqua.

La talea va “piantata” senza farla appoggiare di peso sulla terra: prima di inserirla, con un cucchiaino si pratica un foro di circa 8 centimetri e in questo spazio si infila la talea, sempre però tenendola per non farla appoggiare troppo (c’è il rischio che le radici si spezzino), dopodiché si riempie di nuovo con la terra il foro che abbiamo praticato.

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L’altro modo è infilare direttamente le talee nel terreno. Basta semplicemente interrare la talea per due terzi della sua lunghezza, dopodiché si annaffia piuttosto generosamente per una ventina di giorni, che è il tempo necessario affinché la talea metta le radici.

Dopo sarà sufficiente bagnare quando il terreno apparirà troppo asciutto.

 

 

 

 

 

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