Cosa fare se sei in affitto e in casa c’è la muffa, lo dice un esperto!
Se prendi una casa in affitto devi sapere che il proprietario dell’immobile è tenuto a fornire l’abitazione in buone condizioni. In alcuni casi, possono verificarsi inconvenienti abbastanza pericolosi come ad esempio, la muffa causata dall’umidità. ovviamente, si tratta di un problema da affrontare immediatamente, che non va sottovalutato in nessun modo. per risolvere questa problematica deve intervenire il proprietario dell’immobile. Vediamo nello specifico come bisogna comportarsi in questi casi.
Cosa fare se sei in affitto e in casa c’è la muffa, lo dice un esperto!
In caso di muffa nell’appartamento come deve intervenire il proprietario?
Come abbiamo detto, quando si prende una casa in affitto, è dovere del proprietario lasciare l’immobile in condizioni favorevoli e sicure. Esistono alcune problematiche come la muffa dovuta all’umidità, che possono verificarsi all’interno dell’appartamento. In questi casi, l’immobile non può essere considerato abitabile e il proprietario deve intervenire subito per ripristinare lo stato dell’appartamento.
Secondo gli articoli 1578 e 1581 gli inquilini dell’immobile possono richiedere questi rimedi:
- Recedere dal contratto di locazione: l’inquilino può decidere di recedere dal contratto senza nessun obbligo di preavviso.
- Diminuzione del costo mensile: in questi casi, è possibile ottenere una riduzione del costo dell’affitto mensile da fornire al proprietario.
Ci sono diverse soluzioni che tutelano l’inquilino, soprattutto se il proprietario dell’appartamento non vuole intervenire con operazioni di manutenzione straordinaria. Inoltre, se la problematica è imputabile alle parti comuni del condominio, è possibile anche chiedere il rimborso all’associazione dello stesso.
Ecco cosa può richiedere l’inquilino
Come abbiamo anticipato, se si presentano delle condizioni sfavorevoli come macchie di muffa all’interno dell’appartamento in affitto, l’inquilino può richiedere numerosi rimedi per risolvere oppure ovviare al problema. Ad esempio, può recedere dal contratto di locazione senza l’obbligo di preavviso. Ovviamente, si tratta di un’azione legale estrema di cui può avvalersi l’inquilino in caso di negligenza da parte del proprietario.
Allo stesso modo, è possibile anche ottenere una riduzione del canone di affitto. In questo caso, la decisione dev’essere presa di comune accordo con il proprietario della casa, oppure, dal giudice civile che stabilisce l’importo da pagare al mese. Il problema della muffa è abbastanza serio e può compromettere la salute dell’inquilino che abita l’immobile, proprio per questo, bisogna intervenire subito.
Se l’inquilino subisce danni a causa di questa problematica può ricevere anche un risarcimento dal proprietario. Ovviamente, bisogna fare chiarezza su quali siano i doveri del proprietario, ma anche quelli dell’inquilino affittuario. In alcuni casi, infatti, lo stesso affittuario può essere considerato colpevole e responsabile della presenza di muffa all’interno dell’immobile.