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Accordo raggiunto tra i Paesi UE: meno rifiuti tossici, interessanti nuove normative smartphone

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La UE ha raggiunto un accordo tra tutti i paesi membri per l’utilizzo dei caricabatterie universali.

Il fatto ha una rilevanza davvero significativa per l’ambiente, a dichiararlo è GreenMe, nota testata on-line sempre attenta alla salute nostra e del pianeta.

Perché? Il motivo è facilmente intuibile: questa rivoluzione porterà ad una significativa diminuzione dei rifiuti tossici elettronici.

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Infatti, tutti i produttori di smartphone non potranno più vendere caricatori nuovi per ogni dispositivo, in modo da permettere ai clienti di utilizzare i cavi già in loro possesso.

Si è già stimato che la Apple risulterà la più penalizzata dalle attuali modifiche e prevede rincari per un totale di 1,5 miliardi di euro a causa delle radicali modifiche al sistema Lighting.

Curiose di saperne di più? Iniziamo!

Accordo raggiunto tra i Paesi UE: meno rifiuti tossici, entrano in vigore i caricabatterie universali

L’accordo politico a cui si è giunti in Europa è provvisorio al momento e riguarda una proposta di direttiva per un caricatore universale. La questione non è di poco conto, anzi!

Con l’introduzione di una porta unica per tutti i dispositivi elettronici si assisterà, un domani, a un taglio netto dei rifiuti tossici elettrici. Lo standard di ricarica supportato prende il nome di USB-C e dovrebbe diventare obbligatorio a partire dal 2024 per cuffie e auricolari, cellulari, tablet, e-reader, fotocamere e videocamere, altoparlanti, videogiochi, mouse, navigatori GPS, orologi digitali.

In breve, tutti questi dispositivi dovranno essere ricaricabili grazie ad un unico cavo.

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Il che si traduce in una porta USB unica, Type -C port comune.

Questo libererà i consumatori dall’obbligo di acquistare nuovi e diversi caricabatterie per ogni apparecchio, e conseguentemente si calcola una diminuzione dello smaltimento dei cavi ingente, se oggi come oggi sono il loro peso in termini di rifiuti tossici si aggira intorno alle 51 mila tonnellate.

Proprio in un’ottica di totale trasparenza informativa, la UE ha stabilito che su ogni nuovo dispositivo dovrà essere riportato in etichetta la presenza o meno di un caricatore e la prestazione di ricarica.

Le aziende produttrici di computer portatili hanno maggior tempo a disposizione per attuare la conversione. Per loro, la data di riferimento è il 2026.

Possiamo, quindi, affermare che un passo avanti nella tutela dell’ambiente sta per essere compiuto!

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.