Etichette di lavaggio: non rovinare i capi! Scopri come
Etichette di lavaggio: non rovinare i capi! Scopri come
La lavatrice è, indubbiamente, l’elettrodomestico risolutore per eccellenza, quando si tratta di bucato, eppure capita di introdurre un vestito, una camicia, un pantalone e ritrovarlo danneggiato, ristretto, non più indossabile! Come mai? Semplicemente perché non abbiamo letto con attenzione l’etichetta! Ogni indumento ne ha una che ci indica precisamente come trattarlo, come averne cura, come preservarlo dai danni. Se ci fate caso, questo vademecum concentratissimo e redatto per immagini, non ci indica solo come lavarlo, anche come asciugarlo e come stirarlo!
Non trascuriamo i consigli che l’azienda madre generosamente elargisce a noi consumatrici, impariamo a decifrarli correttamente per mantenere sempre il nostro guardaroba al riparo da qualsiasi problema!
Ecco a voi una guida dettagliata per non sbagliare più!
Etichette di lavaggio: non rovinare i capi! Scopri come
Iniziamo dalle icone di lavaggio: per essere certe che quel determinato capo possa essere introdotto in lavatrice, verificate che sia presente una semplice vasca. Se insieme alla vasca vedete una mano nera, toglietelo immediatamente dal cestello: con quell’immagine, si indica a livello internazionale, che il capo deve essere lavato a mano!
A quale temperatura deve avvenire tutto ciò? Con quale programma? È tutto riportato sull’etichetta.
Se sotto alla vasca trovate uno o due trattini orizzontali, il ciclo deve essere delicato o extra delicato. La temperatura solitamente è indicata, all’interno della vasca, in cifre seguita dal pallino “°”. Ma può essere anche espressa in pallini:
- 1 solo, lavaggio a 30°;
- 2, impostate i 40°;
- 3, potete salire a 50°;
- 4, la temperatura massima è 60°;
- 5, sono consigliati i 70°;
- 6, alzate pure a 90°.
Ma non finisce qui! Spesso sull’etichetta sono presenti anche i prodotti utilizzabili. In questo caso, dobbiamo decifrare le figure geometriche.
Il cerchio vi ricorda di procedere con un lavaggio a secco.
Il triangolo vi esorta a utilizzare la candeggina; se barrato da una X, però, ne sconsiglia tassativamente l’uso. Se ci sono righe verticali al suo interno, la situazione si fa complessa: potete sì utilizzare la candeggina, ma non deve contenere cloro.
Per non sbagliare, in ogni caso, meglio procedere con rimedi naturali come bicarbonato e aceto, efficaci e non inquinanti!
Veniamo, ora, all’asciugatura.
Le icone per l’asciugatrice e il ferro da stiro
Per proteggere le fibre dei vostri capi, sull’etichetta sono presenti anche i consigli riguardanti l’asciugatrice. Mettetelo al suo interno solo se individuate un quadrato con al suo interno un cerchio. La temperatura è indicata, anche questa volta, con i pallini:
- 1, programmate la più bassa possibile,
- 2, procedete con un asciugatura normale.
Una volta asciutti i capi vanno stirati! Sicure di poterlo fare?!?! Controllate l’etichetta!
Se trovate l’icona con il ferro da stiro e una X, non lasciatelo tra i capi da stirare per nessuna ragione al mondo: quello è un ALT forte e chiaro da parte della casa madre!
MA se la X non c’è, procedete serenamente e come preferite, con il getto di vapore o a secco.
Contate i soliti pallini per sapere a quale temperatura impostare il ferro:
- 1, state sotto i 110° e non usate il vapore;
- 2, sì al vapore, ma senza superare i 150°;
- 3, potete arrivare a 200°.
Ora che sapete proprio tutto, non rovinerete mai più il vostro bucato!
Qual è la tua reazione?
Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.