Attenzione, non vi parleremo di marche di gelato, ma delle vaschette in cui viene riposto dalle aziende produttrici.
Il discorso, quindi, riguarda universalmente ogni singola confezione e ci tocca da vicino. A divulgare questa notizia è Il Quotidiano Letto.
Alzi la mano chi, pensando di fare un atto ecologico dovuto, le riutilizza per riporre il cibo avanzato! Parafrasando Lucio Battisti, siamo difronte ad una “foresta di braccia tese”: insomma, è capitato a tutte noi di lavare quei contenitori, conservarli e usarli all’occorrenza. Bene, è una pessima idea, potenzialmente nociva per la salute.
Perché? Curiose? Scopriamolo insieme!
Le vaschette di plastica che contengono il gelato confezionato sono fabbricate con un tipo particolare di materiale, atossico e sicuro perché a contatto diretto con gli alimenti. Per questo, la conservazione è garantita in maniera ottimale, soprattutto per la presenza del latte, ingrediente molto sensibile alle variazioni di temperatura.
Ma è bene ricordare che nel caso specifico, la materia prima utilizzata è testata per essere riposta al freddo. Ogni contenitore, infatti, ha dei parametri di fabbricazione diversa a seconda dello scopo per cui è concepito. Ma non tutti possono essere riciclati, ossia “rimodellati” per essere impiegati in altri scopi. Ad esempio, non è bene destinare le vaschette per gelato alla conservazione di alimenti caldi, o peggio, servirvene per riscaldare i cibi al microonde. Potrebbero, infatti, liberare sostanze potenzialmente dannose che, inevitabilmente, finirebbero nel nostro piatto, come il bisfenolo A, presente in moltissime stoviglie plastiche.
Che fare, allora? Smaltirli nell’immondizia? NO! Potete servirvene per riporre noci, caramelle, fagioli secchi, biscotti, vi basterà poi chiudere bene il coperchio e sarete certe che si conserveranno a lungo.
Non solo, se praticate dei piccoli fori sul fondo, potete utilizzarli come vasi per le vostre piantine.
Insomma, conservateli, ma usateli in maniera accorta!
