Abbiamo imparato a conoscere il sale rosa in cucina, giunto a noi dalle lontane miniere del Pakistan.
I suoi cristalli che virano dal bianco al rosa all’arancio sono ricchi di ferro.
Non viene raffinato, ma raccolto e lavorato a mano, in maniera del tutto naturale. È, quindi, esente da agenti chimici e ricco di oligoelementi, ben 84 minerali diversi!
Molte tra noi lo utilizzano per insaporire le insalate, le verdure, la carne e il pesce perché rilascia un aroma particolarmente gradevole ed esalta il gusto nelle ricette.
Quasi tutte, però, lo abbiamo notato nei mercatini: sulle bancarelle lo vediamo assumere funzioni diverse da quelle culinarie. Dalle saponette ai sali da bagno, passando addirittura per lampade scavate all’interno di grossi blocchi. C’è chi sostiene che siano benefiche per la salute.
Per questo, alcuni, cospargono gli angoli della casa con una bella manciata di sale.
Scaramanzia? Leggenda? O c’è di più? Scopriamolo insieme!
La medicina tradizionale himalayana sostiene da secoli che il sale rosa sia in grado di assorbire le energie negative (in occidente, siamo soliti indicarli come tossine) dal corpo e trattenerle.
Non solo, pare che sia in grado di schermarci dalle radiazioni dei dispositivi elettrici e che ci permetta di rilassarci rapidamente. Non a caso, spesso le lampade di sale rosa troneggiano sui comodini delle stanze da letto.
Ma quello rosa non è il solo investito di tante qualità. Anche il sale marino riveste da secoli la sua importanza nella ritualistica religiosa e non. È presente in molte celebrazioni proprio per il suo potere di eliminare le negatività, come per esempio negli esorcismi.
È tornata di moda una tradizione antica che suggeriva di spargerne una manciata agli angoli della casa, con bacche di ginepro e aghi di rosmarino per allontanare eventi funesti.
Che sia o meno una superstizione, non sta a noi dirlo. Sta di fatto che il sale rosa o bianco che sia ha una funzione pratica da non sottovalutarsi: allontana i ragni!
Perché non tentare, allora, magari porta anche fortuna!
