Consigli in Cucina

Raccolgo così le foglie di basilico: come fare per non rovinare la piantina

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Il basilico è un piantina aromatica davvero profumata e inebriante, ma bisogna saper raccogliere le foglie per non rovinarlo.

Che lo si coltivi in vaso o nell’orto, poco importa: una tecnica errata di raccolta potrebbe compromettere seriamente la sua salute e causare patimento.

Se lo avete appena acquistato, armatevi di un righello e verificate la sua altezza: solo se ha raggiunto già i 20 centimetri di altezza può sopportare che le sue foglioline vengano tagliate, mai prima. E normalmente le piantine vendute si aggirano intorno ai 10/12 centimetri; quindi controllate sempre che sia abbastanza robusta e alta da sopportare una potatura.

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Da dover partire, però, non è così scontato come sembra.

Vediamo insieme come agire.

Come raccogliere le foglie di basilico per non nuocere alla piantina.

Per raccogliere in modo corretto le foglie di basilico, bisogna cimarlo, ovvero prelevare quelle sulla sommità, mai sul basso.

Staccatele delicatamente e sceglietele con cura: toglietele a ruota, da punti diversi, prendendo le più piccole. Per lo più, si pensa che la raccolta debba partire da quelle più grandi, perché prossime alla caduta, ma in questo caso non è così. Le foglie più larghe sono alla base della piantina e diffondono linfa grezza e linfa vitale in tutto il tronco e alla chioma. Se le strappate, ne risentirà ogni sua parte e si indebolirà.

Prelevando le foglioline in alto invece, questo rischio è scongiurato, così come lo è il pericolo che fiorisca. Come? Penserete, il pericolo? È un fatto naturale! Sì certo, lo è, ma purtroppo blocca la spunta di nuove foglie e toglie vigore all’insieme. I fiori disperdono energia e sostanze nutritive per favorire la nascita di nuovi semi. Ecco allora spiegato perché cimare il basilico è la soluzione migliore per mantenere la pianta in salute.

Staccate le foglioline, sfilandole con le mani, oppure con un taglio a 45°, utilizzando forbici affilate. Fatelo il più possibile vicino agli steli, in questo modo si biforcheranno e agevoleranno nuove spunte.

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Come conservare le foglie di basilico

Se non lo utilizzate subito, conservate il vostro mazzetto in un barattolo di vetro con acqua. Sistematelo in un luogo fresco e asciutto. Oppure in frigorifero, dopo aver lavato e asciugato benissimo le foglie. Arrotolatele su un panno di carta da cucina e riponetele in un sacchetto alimentare.

Potete anche metterle sotto olio: vi basterà adagiare le foglie in un vasetto sterilizzato, aggiungere un pizzico di sale e versare l’olio, formando strati fino ad arrivare al collo del barattolo. Richiudete e riponete in frigorifero. Una volta terminato il basilico, l’olio utilizzato si sarà insaporito tanto da essere inebriante. Utilizzatelo nelle vostre ricette.

O ancora, potete congelarlo. Sbollentate le foglie per due secondi, scolatele e versatele in un recipiente di acqua gelata per bloccare la cottura e sigillare pigmenti e aromi. Asciugatele benissimo, poi sistematele tra piccoli pezzetti di carta da forno, inseritele in un sacchetto di plastica per alimenti, infine, mettetele in freezer. Si conserverà per 6 mesi almeno.

Non gettate i gambi, possono insaporire le vostre ricetta in maniera sublime. Tritateli insieme alla cipolla per un soffritto aromatico, poi aggiungete il pomodoro e preparate un buon sugo. Oppure, utilizzateli per riprodurre una piantina in talea. Metteteli in un bicchiere di acqua, cambiatela spesso, nel giro di 15 giorni vedrete spuntare le radici. Ora potete piantarli e aspettare che attecchiscano!

Fantastico, vero?!

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.