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Per una lievitazione perfetta, la mia nonna usava questo trucchetto infallibile.

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Come fare per essere certe che l’impasto abbia raggiunto la lievitazione perfetta?

Che sia per il pane, la focaccia, la pizza o un dolcetto, una volta pronto, le ricette ricordano che deve raddoppiare il suo volume… ma siamo donne, non per forza geometre diplomate! Non conosciamo la massa perfettamente, tanto meno sappiamo di quanto deve crescere.

Così spesso andiamo a tentoni, prevediamo un tempo di riposo da una fino a due o tre ore, a volte abbiamo fortuna, altre volte meno.

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Senza contare che anche gli ingredienti utilizzati hanno una certa influenza: farina, lievito, acqua non reagiscono tra loro sempre nello stesso modo. E l’umidità dell’aria? Vogliamo parlarne? Può incidere in maniera decisiva! Come fare allora?

Provate con il trucco segreto della mia nonna! Lei ha aveva un asso nella manica per non sbagliare mai e sfornava manicaretti che profumavano di amore, cura, dedizione e perfezione!

Curiose? Iniziamo!

Per una lievitazione perfetta, la mia nonna usava questo trucchetto infallibile.

Andiamo dritte al punto, senza indugio.

Una volta preparato l’impasto prescelto, prima di riporlo nella ciotola a lievitare, coperto da un panno, in un luogo riparato e fresco, prelevatene una noce.

Prendete un bicchiere, riempitelo di acqua corrente e lasciate scivolare la pallina di pasta sul fondo.

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Ora occupatevi di ciò che volete. Dedicatevi alle pulizie di casa, rilassatevi con un buon libro, godetevi un programma in tv, insomma, dimenticatevene, o quasi.

Di tanto in tanto, lanciate uno sguardo al bicchiere e quando vedrete che la noce di impasto comincerà a salire verso l’alto, attendete che arrivi in cima, quasi volesse fuoriuscire dall’acqua.

Ecco, adesso anche il vostro impasto ha raggiunto la lievitazione perfetta.

Come facciamo a esserne certe? È un principio della fisica!

Infatti, gonfiandosi, la noce campione ha inglobato aria ed è diventata molto più leggera. Ecco allora che tende a galleggiare!

Nello stesso e preciso lasso di tempo, anche la pasta che riposa coperta nella ciotola ha raggiunto il giusto punto di lievitazione ed è pronta per essere lavorata, infornata, cotta e gustata!

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Geniale, vero? Grazie nonna!

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.