Sbarcano in Italia le patatine a base di insetti.
In questo momento le persone che vivono sul pianeta sono un po’ più di sette miliardi, “and counting”, come dicono gli inglesi.
Il modello di sviluppo che abbiamo adottato fin qui (capitalismo spinto, energia da fonti fossili non rinnovabili, global warming e così via) sta mostrando la corda e dobbiamo pensare a come dar da mangiare a tutte queste persone senza pesare in maniera insopportabile sull’ambiente.
Una soluzione potrebbe essere cominciare a mangiare gli insetti. Detta così, può sembrare una battuta, ma non lo è per nulla. Gli insetti sono la forma di vita più abbondante che ci sia sul pianeta (sono secondi solo a virus e batteri, ma quelli non contano per il nostro discorso…): li contiamo a miliardi e miliardi e se dovessimo cominciare ad allevarli per la nostra dieta, questo non li esporrebbe certo all’estinzione.
Ebbene, sono arrivate anche da noi le patatine fatte con farine di insetti che non solo sono ricche di proteine, ferro e vitamine, ma sono pure sostenibili. Se le volete provare, sappiate che ce ne sono sia alla pizza che al formaggio.
Queste nuove chips hanno ottenuto l’approvazione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e quindi sono perfettamente legali nell’ambito della UE.
Sono prodotte con farina di insetti e poi cotte al forno. Il fatto che non siano fritte ma cotte al forno è una scelta precisa: così sono più sane.
Si diceva della sostenibilità per l’ambiente: un allevamento di insetti commestibili ha un impatto ambientale molto contenuto. Per produrre queste farine, infatti, vi vogliono molto meno acqua, mangimi e terreno rispetto agli allevamenti tradizionali e generano meno gas serra.
L’azienda che le produce in Italia si chiama Fucibo e ha ideato diversi prodotti usando ingredienti di alta qualità, biologici e sostenibili. Tra questi anche la pasta, che non poteva certo mancare.
Nota importante: l’aggiunta di questa particolare farina non cambia la qualità dei prodotti sia in termini di gusto che di tenuta alla cottura.
Buon appetito!
