Benessere

Occhio ai cosmetici che contengono questo ingrediente! Ecco perché!

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Se siete sul punto di acquistare nuovi cosmetici, occhio a verificare bene la lista degli ingredienti!

Come fare? Semplicemente leggendo l’etichetta, chiamata in gergo INCI, ossia l’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, una denominazione internazionale che declina in ordine rigorosamente decrescente tutti gli elementi chimici, naturali o bio impiegati nella formulazione.

Ma non sempre ciò che contengono è benefico, anzi… alcune molecole sono potenzialmente dannose. Per questo, dovete saperle riconoscerle.

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Curiose? Iniziamo!

Occhio ai cosmetici che contengono questo ingrediente! Curiose?

L’ingrediente oggetto di controversie si chiama butylparaben. Il 25 giugno 2020 l’ECHA, Agenzia europea delle sostanze chimiche, l’ha inserito nell’elenco delle sostante nocive per la pelle, con l’intento di ritirare man mano dal commercio i cosmetici che lo contengono. Si tratta di un conservante che stabilizza nel tempo le componenti presenti all’interno dei prodotti, camuffando l’alterazione dovuta al contatto con l’aria.

Se da una parte conferisce un aspetto impeccabile a creme, sieri, e quant’altro, dall’altra interferirebbe con il funzionamento ormonale e riproduttivo umano.

Verificate, quindi, con cura l’INCI per scongiurarne la presenza, a meno che non si tratti di cosmetici da risciacquo.

Allo stesso modo, i parabeni contenuti nei prodotti di bellezza possono rivelarsi più dannosi che benefici. Per questo motivo, l’EGW, associazione americana attiva nella prevenzione, da anni ne richiede l’abolizione.

Parliamo di conservanti chimici derivati dall’acido para-idrossibenzoico. La loro funzione è quella di fermare, sul nascere, la proliferazione di batteri, funghi e microbi patogeni.

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Ma, a seconda della loro concentrazione, potrebbero causare problematiche anche di rilievo, proprio per la funzione osmotica dell’epidermide. In virtù di queste evidenze, molti marchi famosi stanno via via lanciando sul mercato solo prodotti biologici e naturali.

Dal momento che la riconversione non è stata ancora attuata del tutto, a voi non resta che leggere con attenzione l’etichetta e verificare che la presenza di questi ingredienti non sia superiore allo 0,1%, soglia massima accettata a livello scientifico.

Buona lettura!

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.