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Il prezzemolo è velenoso: i risultati di alcuni test scientifici

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Sconcerta la notizia appena pubblicata dal Giardino Botanico Wandsbek in Germania: il prezzemolo è velenoso, anzi è stato addirittura eletto come la pianta più tossica del 2023.

Prima di correre in cucina e sbarazzarvene, però, approfondiamo l’argomento per capire meglio le ragioni di questo giudizio così penalizzante per una delle erbe aromatiche più utilizzate al mondo.

Iniziamo dall’individuare meglio il tribunale da cui è giunta questa sentenza: il Giardino Botanico Wandsbek. Si tratta di un luogo speciale nel distretto di Amburgo, seguito da studiosi che analizzano ogni piantagione e da 18 anni ne decretano la tossicità.

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Una fonte attendibile, quindi, e la ragione di questo allarme è reale.

Ecco i motivi.

Il prezzemolo è velenoso: ecco i risultati scientifici

Niente allarmismo, ve lo abbiamo anticipato. Non sono le foglie di prezzemolo ad essere velenose, possiamo serenamente continuare ad utilizzarle in cucina. Anzi, vi invitiamo a farlo il più spesso possibile dal momento che contengono sali minerali come potassio, ferro e calcio, acido folico e beta-carotene, e vitamina C.

La sua pericolosità è legata alla sua fioritura, che è un evento biennale. Una volta seminata, dopo un anno germina solo al secondo anno fiorisce. E nei pistilli è contenuto un olio ricco di apiolo.

A parere del giardino botanico Wandsbek, questo ingrediente può interagire con le fibre muscolari dell’intestino, della vescica e dell’utero. Non a caso, i semi di prezzemolo nel Medioevo erano utilizzati per interrompere la gravidanza.

Inoltre, può provocare allergie e, ad alte dosi, nuocere a reni e fegato.

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Con la fioritura, il contenuto aumenta e allora sì, steli, fiori e foglie andrebbero evitati.

Se lo coltivate, quindi, prestate attenzione a questo momento delicato, cercate di raccogliere le foglie prima che fioriscano e state lontane durante e dopo la fioritura.

La soluzione a qualsiasi eventuale rischio resterebbe quella di seminare una nuova piantina ogni anno. Solo così sarete al riparo da possibili intossicazioni.

Immediatamente dopo il prezzemolo, le piante più velenose sono l’oleandro, il papavero e il tulipano.

L’anno scorso, in cima alla classifica, c’erano le patate, a causa della solanina una sostanza tossica, che però viene annientata in cottura.

 

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.