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Il caldo vi rende più aggressive? La scienza spiega perché, ma non solo, suggerisce anche come rimediare.

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Se il caldo vi rende più aggressive, calmatevi (si fa presto a dirlo!), esiste una spiegazione scientifica. A dirlo è uno studio approfondito condotto e pubblicato sulla rivista di settore, la Science Direct.

Le influenze del progressivo innalzamento termico, in estate, condizionano in maniera significativa il sistema neurologico, fino a provocare, nei soggetti più sensibili, confusione, convulsioni, perdita di coscienza e mancanza di coordinazione. Le ragioni sono da ricercarsi soprattutto nella mancanza di sonno che condiziona pesantemente l’umore, modificando il bioritmo e alterando la percezione di se stessi.

Ovviamente non tutti reagiscono nello stesso modo, solo chi ha una salute psichica già compromessa risulta notevolmente alterato dalle condizioni atmosferiche. Ma in qualche modo, il problema riguarda l’essere umano che patisce notevolmente l’ambiente esterno, soprattutto se surriscaldato.

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Il caldo vi rende più aggressive? La scienza spiega perché, ma non solo, suggerisce anche come rimediare.

Tutti, chi più chi meno, patiamo il caldo!

Nel corso della giornata il cortisolo, ovvero l’ormone dello stress, è in grado di regolare i ritmi biologici e la temperatura corporea, favorendo un graduale adattamento alle condizioni climatiche. Di sera, con il diminuire della luce esterna, le informazioni captate dalla retina permettono all’organismo di produrre melatonina, che abbassa la temperatura corporea e favorisce l’addormentamento. Questo circuito è chiamato ritmo circadiano.

In estate, però, il giorno ha una durata maggiore e il sonno subisce variazioni non indifferenti. Andiamo a letto più tardi e se il caldo non allenta la sua morsa, non riusciamo a dormire facilmente, subiamo numerosi risvegli notturni e non giungiamo mai alla fase più profonda (rem), quella cioè che favorisce i processi di rigenerazione cellulare.

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Ecco, allora, che l’indomani le emozioni negative vengono vissute in maniera assai più drammatica e preoccupante del dovuto. Il nervosismo aumenta e con lui, anche l’aggressività nei rapporti interpersonali. In breve, ci sentiamo facilmente esasperate. Così, pur di recuperare le energie disperse, tentiamo di dormire durante le ore diurne, prolungando il riposo notevolmente rispetto al dovuto.

Questo meccanismo innesca un circolo vizioso che ci rende ancora più affaticate, diminuendo di conseguenza la nostra lucidità mentale.

Che fare allora? Se non siete riuscite a dormire a sufficienza, compensate con brevi pisolini di 30 minuti al massimo. Questo vi consentirà di godere di una carica energetica sufficiente per terminare le incombenze e arrivare a sera. Arieggiate le stanze e provate a recuperare la notte successiva per riequilibrare i vostri bioritmi.

Pian piano vi adeguerete alle temperature e riuscirete a ritrovare il vostro smalto!

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.