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Giocattoli tossici: rintracciati nella plastica livelli di sostanze chimiche pericolosi

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La plastica riciclata non è sempre una materia sicura: pare, infatti, che recentemente alcuni giocattoli siano risultati tossici.

A lanciare l’allarme dalle sue pagine on-line è GreenMe, che riprende i risultati di una ricerca internazionale condotta grazie alla sinergia di più società (Arnika, BioDetection Systems, and International Pollutants Elimination Network, con l’acronimo IPEN)

Sappiamo bene quanto sia di vitale importanza per il pianeta non immettere nuovo materiale plastico in circolazione! Pena il restare sommersi in un mare di rifiuti.

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Pare, però, che le attuali tecniche di lavorazione prevedano una fusione che porta alla liberazione di sostanza dannose. In gergo, il prodotto finito risulta essere plastica nera, un derivato assai variegato che comprende anche scarti elettronici.

Per trattarlo si ricorre a ritardanti di fiamma e diossine, in modo da renderlo ignifugo. Questo processo però sviluppa particelle tossiche che restano intrappolate sulla superficie.

Quali sono i rischi per i nostri piccoli? Scopriamoli insieme!

Giocattoli tossici: rintracciati nella plastica livelli di sostanze chimiche pericolosi

Nel recente passato ci sono già stati segnali circa la tossicità di questo materiale di “recupero”. In Uk, un approfondimento sulle bottigliette di acqua in PET riciclato aveva evidenziato un rilascio di particelle chimiche nocive maggiori rispetto a quelle di nuova fabbricazione.

Da qui, è emersa la spinta a voler approfondire meglio i rischi per quanto riguarda i giocattoli.

La IPEN in collaborazione con altre società del settore ha una sessione di ricerca su prodotti per l’infanzia acquistati in Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Argentina, Nigeria e India.

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I bimbi, infatti, molto spesso portano alla bocca i gingilli con cui si intrattengono, ma con quali conseguenze?

I risultati non sono affatto incoraggianti! La plastica presente sui loro giochi risulta contenere sostanze pericolose oltre ai limiti consentiti, dovute, probabilmente anche alla presenza delle scorie da inceneritore. In breve, i nostri piccoli rischiano di superare i livelli massimi quotidiani di diossina.

Il pericolo è quello di modificare lo sviluppo neuronale, alterare le difese immunitarie, interferire con la tiroide.

Per questo, l’IPEN ha deciso di mandare un segnale forte affinché i ricercatori individuino le criticità di questo sistema di riciclaggio circolare e modifichino i processi che possono portare alla tossicità dei materiali.

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.

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