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Emergenza olio di palma nei biscotti: torna in queste marche famosissime, anche in quella per bambini!

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In questo periodo difficilissimo, c’è una nuova, ma non troppo, emergenza. L’olio di palma torna nei biscotti preferiti dai bambini e in quelli della prima colazione a causa del conflitto russo-ucraino.

Precedentemente, infatti, veniva impiegato l’olio di semi di girasole, ma ora, purtroppo, è diventato irreperibile. Sono proprio i due stati nemici a contendersi il primato per la fornitura europea dell’olio di girasole. Recentemente i produttori hanno dichiarato di non riuscire più ad assolvere ai loro obblighi contrattuali in maniera continua. Alcune aziende hanno dovuto optare per scelte sostitutive, pur di continuare a produrre i biscotti di sempre, senza variazioni di gusto.

Oro Saiwa e Plasmon sono stati duramente colpiti da questa rinuncia fatta ob torto collo a causa della situazione critica. Ma immaginiamo che sarà un domino.

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Ma tutto questo è lecito? Scopriamolo insieme!

Emergenza olio di palma: torna nei biscotti preferiti dai bambini e in quelli della prima colazione

Oro Saiwa e Plasmon hanno dovuto sostituire l’olio di girasole, perché irreperibile a causa del doloroso conflitto russo-ucriano. Hanno optato per l’olio di palma, ma questo a provocato una drastica impennata dei grassi saturi presenti: da 0,9 grammi per etto a 4,1 per i primi, e da 1,5 a 3,8 grammi per i secondi.

Questa transazione è lecita. Il Mise (Ministero delle Imprese e dell’Economia, oggi del Made in Italy), infatti, ha permesso l’adozione di Misure temporanee eccezionali, con una norma specifica per l’olio di girasole.

Per onorare le direttive, Oro Saiwa ha stampato a getto di inchiostro l’indicazione in etichetta, specificando la sostituzione in essere e aggiungendo una possibile contaminazione crociata senape. Questa seconda nota aggiuntiva è un atto volontario che l’azienda ha compiuto per trasparenza nei confronti dei consumatori, come specificato dal Regolamento UE 1169/2011. Oro Saiwa, inoltre, dichiara di utilizzare solo olio di palma proveniente da RSPO (fonti responsabili e certificate), ma è pronta a tornare all’olio di girasole non appena le condizioni internazionali lo permetteranno.

Anche la Plasmon ha dovuto aggiornare le proprie etichette perché si è reso necessario sostituire l’olio di girasole con quello di palma. I sapori simili dei due ingredienti permettono, infatti, di mantenere inalterate le ricette, assicurando il gusto di sempre. Allo stesso modo, garantisce di approvvigionarsi solo presso fornitori che rispettano l’ecosistema, assicurandosi di verificare personalmente la filiera da cui proviene.

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La situazione è dunque in divenire,! C’è da augurarsi che questa crisi gravissima trovi quanto prima una risoluzione, non solo per i nostri biscotti, ma per il bene dell’umanità e del pianeta!

 

 

 

Francesca

Classe 1974, in tasca la maturità classica, una laurea in Filosofia e un master specialistico in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrivere è la mia passione, i miei figli sono la mia vita! Donna, certo, ma come tutte, a volte Up, a volte down; femmina sempre, come la guerra.