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Creme idratanti: contengono ingredienti inquinanti. I test e la lista

Creme idratanti: contengono ingredienti inquinanti. I test e la lista

Creme idratanti: occhio, contengono ingredienti inquinanti. Se ne salvano poche!!! La ricerca

Da una recentissima ricerca sulle creme idratanti, è emerso un dato preoccupante. Sono molte quelle che contengono ancora ingredienti dubbi. Il test è stato condotto in Francia, dalla rivista 60 Millions de Consommateurs, i prodotti, di conseguenza, si riferiscono principalmente al mercato di Oltralpe, ma alcune referenze sono distribuite anche in Italia, come Garnier, Eucerine, Nivea, Eucerine, L’Oréal Paris, Clinique. Non solo, un’analisi di questo tipo funziona da cartina tornasole per verificare la salute del settore e l’attenzione che le aziende cosmetiche riservano al consumatore finale.

L’orizzonte non pare senza nubi.

Sono 17 le creme testate, presenti in supermercati, negozi e farmacie, non solo industriali, ma anche biologiche o certificate ecobio. Tanto per cominciare, l’INCI ovvero l’elenco degli ingredienti è in molti casi troppo esteso. Questo apre ovviamente alla possibilità che siano contenute sostanze anomale, inquinanti per l’ecosistema e tossici per la nostra salute, come ad esempio i derivati del petrolio (l’isoesadecano) o gli interferenti endocrini e i mutageni per la riproduzione (CMR, benzil salicilato o il BHT). Quest’ultimo, in particolare risulta presente in Clinique e L’Oréal Paris.

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Ma non solo, vediamo nel dettaglio ogni particolare, in modo da individuare anche le migliori in commercio sotto il profilo del benessere nostro e dell’ambiente.

Creme idratanti: occhio, contengono ingredienti inquinanti. Se ne salvano poche!!! La ricerca

Creme idratanti: occhio, contengono ingredienti inquinanti. Se ne salvano poche!!! La ricerca

Dalla ricerca condotta da 60 Millions de Consommateurs su 17 creme idratanti presenti nel mercato francese, risulta che in circa un terzo del campione sia presente il fenossietanolo.

Si tratta di un conservante molto economico in grado di stabilizzare a lungo gli ingredienti contenuti nelle diverse formulazioni, ma la cui produzione comporta rischi di inquinamento ambientale da non sottovalutarsi. In breve, per potersi assicurare un composto a lunga conservazione, le aziende mettono in moto un circolo vizioso che soffoca il pianeta.

Non pare una buona idea neppure l’inserimento di un SPF all’interno dei prodotti per il viso. Eucerin, per esempio, dichiara un fattore di protezione pari a +25, ma i filtri utilizzati sono dubbi. Tra questi infatti risultano il butilmetossidibenzoilmetano (avobenzone) e l’octocrilene, possibili interferenti endocrini.

Non migliora la situazione se spostiamo l’attenzione (o le speranza) sulla cosmesi ecosostenibili o biologiche, benché risultino comunque tra i migliori, alla pari di quelli per bambini. Tra queste, infatti, Garnier che vanta una composizione bio, presenta componenti sensibilizzanti oltre all’acido salicilico, potenzialmente nocivo per l’apparato riproduttivo.

I prodotti riservati all’universo maschile paiono ancora più problematici rispetto a quelli femminili: a fronte di un costo non irrisorio, espongono i soggetti a rischi maggiori, dal momento che vanno applicati sulla pelle appena rasata. Eccezion fatta per Nivea Men che ottiene ottimi risultati, assurgendo nell’olimpo delle migliori del test. Le altre referenze premiate sono francesi.

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A sorpresa, le valutazioni degli esperti penalizzano fortemente alcune marche note.

In fondo alla classifica, compaiono infatti, oltre alle già menzionate Eucerin e Garnier bio:

  • Clinique Moisture Surge
  • Nivea soin de jour apaisant
  • L’Oreal Paris men expert hydra sensitive.

Appresi questi dati, a noi non resta che scegliere secondo coscienza, nel rispetto delle salute nostra e del pianeta!

 

 

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