A 12 anni non si può morire a causa dello scandalo della pizza Buitoni, ma pare un miracolo la storia della piccola Léna.
La notizia fa accapponare la pelle: aveva semplicemente festeggiato mangiando una pizza surgelata, la piccola francese, ma quel pasto così amato era contaminato. A causa di un batterio, l’escherichia coli, è finita in coma. Ora sta meglio, si è svegliata ed è a casa, ma restano preoccupanti le sue condizioni perché presenta deficit mentali.
Facciamo un passo indietro: in Francia, a febbraio scorso, si era verificata un’epidemia di SEU, la sindrome emolitico-uremica. A provocarla, l’ingestione di alimenti contaminati. Il 6 aprile scorso, una nota ufficiale del Ministero della salute francese comunica che i casi accertati sono più di 50, distribuiti in 11 regioni, tutti riconducibili ad un prodotto della Buitoni, la pizza surgelata Fraish’Up.
Si tratta di una malattia infettiva assai complessa a carico dell’apparato digerente, si manifesta inizialmente con vomito, diarrea a cui segue anemia emolitica e insufficienza renale.
La gravità del caso è, quindi, oggetto di indagini e approfondimenti.
Ma torniamo alla situazione in cui versa oggi la ragazzina.
Scandalo pizza Buitoni, miracolo tra i bimbi intossicati: la piccola Léna esce dal coma, ma ha deficit mentali
Sono stati lunghi mesi di buio, ma Léna sta meglio, è fuori dal coma ed è rientrata a casa dai suoi genitori. 2 bambini sono morti inseguito all’infezione e 55 sono ancora malati.
Il caso di Léna fa ben sperare, anche perché oggi molte delle sue funzionalità sono in ripresa, persistono però alcuni deficit mentali. La ragazzina è in cura presso un centro riabilitativo che monitora i suoi miglioramenti. Attualmente la sua età mentale è di circa 8 anni. I genitori si dichiarano molto sollevati per i suoi continui miglioramenti, hanno passato mesi terribili e ora si augurano di ritrovare un po’ di serenità.
Il presidente del gruppo Buitoni in Francia ha presentato le sue scuse per l’accaduto e ha promesso un risarcimento per le vittime. Per le famiglie coinvolte, però, la vita e la salute dei loro figli non ha prezzo e nessun rimborso potrà mai consolarli.
Lo scandalo lascia attoniti di fronte alla tragedia.