La potente tisana che brucia i grassi, accelera il metabolismo e frena la fame!
Oggigiorno sul mercato c’è una vasta gamma di infusi di tutti i tipi e gusti. Ce ne sono che conciliano il sonno, altri favoriscono la digestione, altri ancora possono favorire il dimagrimento.
Tra questi si può menzionare a buon diritto l’infuso alla liquirizia. Vediamo perché.
La potente tisana che brucia i grassi, accelera il metabolismo e frena la fame!
Liquirizia, aiuta a bruciare il grasso e accelera il metabolismo
La liquirizia (glycyrrhiza glabra) è una pianta la cui radice contiene svariate sostanze benefiche per l’organismo. Ma due spiccano, soprattutto: la capacità di dare la sveglia al metabolismo e di bruciare i grassi in maniera efficace.
Può anche essere utile a contrastare una digestione lenta e pesante e a evitare problemi di flatulenza. Questo si deve alla sua efficacia antinfiammatoria, antispasmodica e antiacida, tutte proprietà che possono darci una mano contro la pesantezza allo stomaco e altri problemi gastrici.
La consigliano anche per problemi intestinali come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Non solo: può anche combattere il bruciore di stomaco e prevenire le afte della bocca.
Può anche essere utile per proteggere il fegato e rafforzare il sistema immunitario. Ancora una volta, tutto ciò grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, che tra l’altro possono essere una mano santa anche per le mucose e le vie respiratorie.
Come preparare l’infuso alla liquirizia
Preparare una tisana alla liquirizia non è difficile.
Per prima cosa si sciacqua la radice di liquirizia e e se ne tagliano alcuni pezzi. La dose sufficiente è un cucchiaino di radice tritata (sono più o meno due grammi) a persona.
Dopodiché la radice tritata va tuffata in una casseruola piena d’acqua e fatta bollire per una decina di minuti. Passati i 10 minuti, si toglie dal fuoco e si filtra con un colino: la tisana è pronta!
Una controindicazione
La liquirizia ha una sola controindicazione: non la possono assumere quanti soffrono di pressione alta, perché ha un effetto ipertensivo.
Articolo revisionato da Maria Di Bianco, Dottoressa in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.