I cereali integrali: qual è il loro effetto sulla glicemia?
I cereali integrali: qual è il loro effetto sulla glicemia?
Che i cereali integrali facciano bene in generale è noto da tempo, ma adesso una meta-ricerca condotta su dati già disponibili da tempo ha voluto verificare, in particolare, se e quale effetto l’assunzione di cereali non raffinati abbia sul livello degli zuccheri nel sangue.
Possiamo certamente affermare in via preliminare che i cereali integrali dovrebbero comparire nella dieta di tutti noi, questo per via del loro apporto in antiossidanti, sali minerali e fibre alimentari.
Venendo però al tema che ci riguarda, occorre ricordare che spesso vengono consigliati anche a chi ha problemi di glicemia. È una raccomandazione sensata?
La revisione degli studi precedenti
La meta-analisi di cui si parlava all’inizio ha voluto rispondere per l’appunto a questo interrogativo.
Pubblicata su Critical Reviews in Food Science and Nutrition, la revisione ha passato in rassegna ben 48 studi precedenti condotti su più di 4 mila persone. La domanda era, in concreto: i cereali non raffinati influenzano i livelli di glucosio e di insulina a digiuno?
In soldoni, dalla meta-ricerca è emerso che sì, assumere cereali integrali generalmente si associa a “una riduzione significativa” sia del glucosio a digiuno che dell’insulina a digiuno.
Come spiegare l’effetto positivo di questi cereali?
Il “segreto” sta nella fibra. Questa rallenta infatti l’assorbimento del cibo e di conseguenza riduce il picco di zucchero e di insulina dopo i pasti. Insomma, l’organismo li assimila più lentamente e più lento, quindi, è anche l’ingresso del glucosio nel flusso sanguigno.
E dunque, i cereali non raffinati sono buoni per la glicemia e possono prevenire il diabete di tipo 2. Ma non solo: sono anche positivi per il cuore e per il metabolismo.
Avena, orzo, farro, miglio, riso integrale, quinoa: adesso avete dei motivi in più per metterli sulla vostra tavola!